Mons. Viganò
04 dicembre 2020

"Venduti a Satana"
Viganò attacca il "regime pseudo-sanitario" del coronavirus.

"Tutti venduti a Satana":

Viganò attacca il "regime pseudo-sanitario" del coronavirus.


L'arcivescovo in esilio ha parole durissime per il "Grande Reset" e per coloro che cercano di attuarlo.



O Dio, sei terrificante dal tuo santuario; il Dio di Israele dà forza e potenza al suo popolo ". - Salmo 68:35


Il 19 novembre 2020, il fondatore del World Economic Forum, Klaus Schwab, ha dichiarato che "Covid è un'opportunità per un ripristino globale". In realtà, Schwab stava ripetendo pedissequamente ciò che Jacques Attalì disse sul settimanale francese L'Express il 3 maggio 2009 [quindi, 11 anni fa]: “La storia ci insegna che l'umanità si evolve in modo significativo solo quando ha davvero paura: poi sviluppa inizialmente meccanismi di difesa; a volte intollerabili (capri espiatori e totalitarismi); a volte inutili (distrazioni); a volte efficaci (terapie che, se necessario, possono discostarsi da tutti i precedenti principi morali). Poi, una volta superata la crisi, la paura trasforma questi meccanismi per renderli compatibili con la libertà individuale e iscriverli come politiche di una sana democrazia".

Un tempo fù l'influenza suina che, secondo i media, avrebbe dovuto causare milioni di morti e per la quale le nazioni acquistavano milioni di dosi di vaccini, da “Big Pharma”, mai utilizzati, perché si sono rivelati inutili. Inutili per tutti, tranne per chi li ha venduti, che ha realizzato enormi profitti. Ci si potrebbe chiedere come mai un virus influenzale che secondo recenti dati WHO ha una mortalità (0,13%) leggermente superiore a quella di una normale sindrome influenzale stagionale (0,10%) possa aver portato alla dichiarazione

della pandemia e ad una serie di contromisure in quasi tutte le nazioni europee e nel continente americano. Ci si potrebbe anche chiedere perché i trattamenti con Covid-19 siano generalmente screditati, ridotti al minimo o proibiti, mentre il vaccino è considerato la soluzione più efficace. E c'è da spiegare come sia possibile creare un vaccino, poiché - secondo le dichiarazioni del CDC statunitense (United States Centers for Disease Control and Prevention) - il virus non è stato ancora isolato. Quale antigene può

essere utilizzato se il virus SARS-CoV-2 non può essere isolato e replicato? E che affidabilità possono avere i test antivirus, visto che i test sono calibrati per rilevare solo sul “Coronavirus” generico in generale? E se il 19 ottobre l'Ospedale Spallanzani di Roma ha annunciato lo sviluppo di un test che distingue tra influenza normale e Covid-19, possiamo sapere per cosa sono risultati positivi finora i pazienti sottoposti al nuovo test e su questioni correlate? Forse questa mancanza di chiarezza è il motivo per cui alcuni

membri dei consigli di amministrazione di Moderna e Pfizer hanno venduto parte delle azioni della società. Torniamo quindi alle domande che molti si sono posti mesi fa e ai contenuti mai contraddetti delle mie due lettere aperte al presidente Trump: un piano mondiale appare nella sua sconcertante realtà. Gli artefici del piano, creando un allarme sociale ingiustificato su una presunta

pandemia - che oggi vediamo non è più grave di una normale influenza, come confermano i dati ufficiali di tutto il mondo - è stato utilizzato per creare un tremendo shock sociale globale con conseguente crisi economica e quindi legittimare la drastica riduzione dei diritti fondamentali della popolazione. È quello che i suoi stessi autori chiamano il grande ripristino (Great Reset): il ripristino globale dell'economia, della società e delle masse di persone. In questo progetto il virus Covid gioca un ruolo fondamentale, come alibi che giustifica - di fronte al “totem” di una scienza che si è prostituita agli interessi di una élite dopo aver abdicato alla sua missione di salvare vite umane - la privazione della libertà, l'ingerenza dei governi nella vita privata

dei suoi cittadini, l'istituzione di un regime pseudo-sanitario in cui, contro ogni oggettiva evidenza scientifica, il numero di commensali, la distanza tra le persone, la possibilità di comprare, vendere, respirare e perfino pregare, si decide dall'alto. Qualcuno, nel silenzio assordante della Gerarchia cattolica, ha imposto la chiusura di chiese o la limitazione delle celebrazioni religiose, considerando la Casa di Dio come un cinema o un museo, ma allo stesso tempo dichiarando “servizi essenziali” le cliniche abortiste .... (…)


Mons. Carlo Maria Viganò 3 dicembre 2020

Da Inside The Vatican



>>>articolo originale online>>>







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