ASIA OCCIDENTALE
29 novembre 2024 I jet russi colpiscono i jihadisti vicino ad Aleppo e Idlib in Siria Oltre 400 terroristi sono stati uccisi in un'ondata di attacchi aerei, ha affermato un colonnello russo Le forze siriane e russe hanno ucciso più di 400 jihadisti in una serie di attacchi aerei nei pressi delle città di Aleppo e Idlib, ha annunciato l'esercito russo. I terroristi avevano lanciato una controffensiva a sorpresa contro le truppe governative mercoledì 27 novembre. Il conteggio dei cadaveri è stato annunciato venerdì 29 novembre dal colonnello Oleg Ignatiuk, vice capo del Russian Reconciliation Center for Syria. L'annuncio di Ignatiuk è arrivato dopo che i media siriani hanno affermato che aerei da guerra russi e siriani avevano bombardato obiettivi terroristici in decine di località nelle province di Idlib e Aleppo. L'esercito arabo siriano ha affermato che gli attacchi hanno inflitto perdite devastanti ai jihadisti. Il gruppo terroristico Hayat Tahrir-al-Sham (HTS), precedentemente noto come Jabhat al-Nusra, e un gruppo di milizie alleate hanno attaccato mercoledì 27 novembre il territorio controllato dal governo nel nord della Siria, rompendo una fragile tregua stabilita da Russia e Turchia nel 2020.
Indirettamente armato dagli USA e presumibilmente sostenuto dalla Turchia, Jabhat al-Nusra è stata una delle principali fazioni che si sono opposte al governo di Bashar Assad durante la guerra in Siria. La Russia è intervenuta nel conflitto nel 2015, aiutando Assad a riprendere gran parte del paese da Jabhat al-Nusra, dallo Stato islamico (IS, precedentemente ISIS) e da decine di gruppi armati supportati dagli USA, considerati "ribelli moderati" da Washington. I jihadisti affermano di aver conquistato circa 400 chilometri quadrati di territorio, raggiungendo giovedì la periferia della città di Aleppo, ha riferito venerdì l'agenzia di stampa turca Anadolu. Affermano inoltre di aver catturato armamenti pesanti e altro materiale militare dall'esercito siriano. Quando si è diffusa la notizia degli attacchi aerei, il canale televisivo Al Mayadeen, con sede a Beirut, ha riferito che l'esercito siriano aveva costretto i jihadisti a ritirarsi in alcune zone. Parlando ai giornalisti venerdì 29 novembre, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che Mosca considera l'offensiva terroristica "un attacco alla sovranità della Siria nella regione" e vuole che "le autorità siriane ripristinino l'ordine il prima possibile".
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