IL DECLINO DELL'OCCIDENTE
28 novembre 2024

I BURRATTINAI INGLESI CREANO LISTE DI PROSCRIZIONE ATTRAVERSO I LORO PUPAZZI CON UNA PROPAGANDA DI REGIME
SIAMO ALLA FOLLIA. ALTRO CHE PENNIVENDOLI! COLORO CHE SI PRESTANO SONO DEMENTI!!!

Questo articolo che riprende uno studio ucraino è stato pubblicato dal sito L’Inkiesta e fa una vera e propria lista di proscrizione dei dissidenti dalla politica guerrafondaia, accusando chi vuole la pace e non l'intervento militare contro la Russia, di essere al soldo di Putin. Ovviamente non sono gli ucraini a fare la lista di proscrizione, questi poveretti ci mettono la faccia per motivi di vanità, in realtà sono i soliti servizi segreti inglesi che mandano avanti i loro pupazzi manipolati.

In questa lista tra i putiniani troviamo il Generale Vannacci, il Generale Fabio Mini, il Generale Bertolini ex comandante della Folgore. Addirittura Limes, rivista del gruppo GEDI degli Agnelli/Elkann che forniscono armi all’Ucraina per conto della NATO, viene annoverata tra i putiniani. Questi sono diventati dei veri servizi… si servizi del WC. Perché lì stanno finendo. Per la paura di essere cancellati via, questo provoca loro tremendi di mal di pancia.

Il cambio che si profila all’orizzonte negli USA li fa tremare e la loro follia li porta a riversare questa loro paura all’esterno.

Il Colonnello Douglas Macgregor, che è stato uno dei consiglieri militari di Trump nella prima amministrazione, ha fatto dichiarazioni fortissime contro l’attuale lobby alla difesa USA e contro la lobby sionista.

Lloyd Austin in una recente intervista sulla dichiarazione della direzione centrale dell'Intelligence ucraina, circa la presunta presenza di 11mila soldati della Corea del Nord in Russia e sulla preparazione di un attacco a breve, ha detto che se questo è vero, allora Putin è molto indebolitoper aver dovuto far ricorso a una cosa del genere. Prendendo atto del commento del capo del Pentagono, che abbiamo appena letto, Macgregor dice all’ex ufficiale americano Daniel Davis che lo ha intervistato: La tesi secondo cui la Russia è diventata così indebolita da essere costretta a chiedere truppe alla Corea del Nord è una falsa propaganda dei neoconservatori americani che sostengono qualsiasi guerra... Tu ed io sappiamo che grazie a questa guerra la Russia è diventata molto più forte. L’unica cosa che abbiamo fatto è stata quella di aiutare i russi a creare forse l’esercito più grande ed efficace del mondo. Quindi l’idea che siano indeboliti o abbiano bisogno di più truppe non è vera. Sappiamo che in Russia molte persone vanno volontariamente al fronte, per i russi questo non è un problema…"

“…C’è poi ancora una cosa, questa Jennifer Griffin che ha intervistato Austin, non è solo il biglietto da visita dei neoconservatori che sostengono attivamente qualsiasi guerra ma è anche una sionista molto forte. Quindi spinge per una guerra in Medio Oriente contro tutti e per una guerra in Ucraina contro la Russia.

Non sorprende che lei abbia raccolto e diffuso queste false informazioni senza fare domande, e penso che Austin le abbia dato una risposta abile, quando ha iniziato a sostenere che la Russia era indebolita quando non lo era…”, ha aggiunto il colonnello.

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Ventre molle d’Europa - I soldatini di Putin, e la penetrazione della propaganda russa in Italia


https://www.linkiesta.it/2024/10/toy-soldiers-soldatini-putin-propaganda-russa-in-italia/

Uno studio ucraino ha individuato la rete europea di enti e persone che nel corso di questi anni hanno sostenuto le tesi del Cremlino, anche maneggiando informazioni sensibili e segreti militari. Per il nostro Paese ci sono, manco a dirlo, molte figure conosciute per posizioni putiniste e complottiste


Si intitola “Toy soldier: Nato military and intelligence officers in Russian active measures” ed è un rapporto Osint (di fonti aperte) che aggrega notizie, dati e connessioni su una rete europea di funzionari, militari e graduati della Nato a riposo e no, che nel corso di questi anni hanno rinfocolato e sostenuto le tesi del Cremlino, andando a costruire la quinta colonna delle misure attive russe in Europa. Il “Center for defense reforms” ucraino, estensore del rapporto, si concentra anche sul nostro Paese, analizzando molte figure conosciute in Italia per posizioni putiniste e complottiste.


Ad esempio, Fabio Mini, già comandante Nato della missione Kfor in Kosovo dal 2002 al 2003, emerge dal rapporto come una personalità di congiunzione di vari mondi legati alla propaganda russa. L’ex generale è infatti membro sia del Comitato scientifico di Limes sia di quello della rivista “La Geopolitica – magazine”, due realtà descritte dal rapporto come parti integranti del network filoputiniano coordinato dalle strutture del Cremlino.


Proprio alla rivista fondata da Lucio Caracciolo viene dedicata una parte del rapporto, ricordando la presenza di Dimitrij Trenin, colonnello dei servizi segreti russi, e di Sergei Karaganov, membro del Consiglio della Difesa e degli affari esterni della Russia, un think tank usato dal Cremlino per diffondere l’ideologia di Vladimir Putin e del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, alla scuola di Formazione della rivista che si è svolta lo scorso anno.



Occorre su questo aprire un focus: Limes, come molti altri altri giornali, vanta sponsor molto importanti per le proprie attività, partner delicati che gestiscono asset strategici della sicurezza nazionale italiana.

Come è possibile, quindi, che queste aziende, alcune anche partecipate dallo Stato, finanzino eventi con uomini vicini ai servizi russi? Eventi che visti gli argomenti e i personaggi rappresentano, secondo anche il nostro Ministero della Difesa, una minaccia per la democrazia?

Il rapporto “Toy soldiers” apre squarci interessanti sulla capacità di penetrazione della propaganda russa in strutture complesse, con personalità che per anni hanno manovrato informazioni sensibili e segreti militari, e che ora li espongono alla mercé di un Paese oggetto di sanzioni che quasi tre anni fa ha provocato un conflitto esteso contro un Paese candidato a entrare nell’Unione europea.








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