Il Giornale di Milwaukee riferisce che il senatore repubblicano del Wisconsin Ron Johnson, questa settimana, ha ipotizzato senza prove che il governo federale potrebbe essere coinvolto nell'attentato di luglio contro l'ex presidente Donald Trump.

Intervenendo al podcast Federalist Radio Hour giovedì 26 settembre, Johnson ha definito "quasi completamente opaca" l'indagine del governo sulla sparatoria del 13 luglio, durante la quale Trump è stato colpito di striscio da un proiettile da un combattimento. Ha detto che c'è un "livello grottesco di corruzione" nel governo federale e ha fatto riferimento a Richard Nixon e all'assassinio di John F. Kennedy.

"Quando non si conosce il coinvolgimento del governo federale nell'assassinio di JFK, quando non si sa cosa sia successo con Nixon... quello potrebbe essere stato il secondo colpo di Stato", ha detto Johnson. "Il primo colpo di Stato è far fuori Kennedy, il secondo colpo di Stato è far fuori Nixon e poi far fuori Trump".

"Fino a che punto il governo federale è stato coinvolto in queste cose?". Ha detto Johnson. "Probabilmente non lo sapremo mai perché c'è un motivo per cui si chiama Stato profondo. È molto profondo. È molto pervasivo".

I commenti del repubblicano di Oshkosh sono gli ultimi di una serie di teorie marginali secondo cui lo "Stato profondo" sarebbe dietro l’attentato che ha ferito Trump e ucciso un partecipante al comizio. Non ci sono prove che il governo sia coinvolto nella sparatoria e l'FBI ha dichiarato che il ventenne che ha sparato, Thomas Matthew Crooks, ha agito da solo prima di essere colpito e ucciso pochi istanti dopo aver sparato a Trump.

Gli investigatori hanno detto che Crooks aveva cercato online eventi sia del presidente Joe Biden che di Trump e ha detto di aver visto il raduno di Trump in Pennsylvania come un "obiettivo di opportunità". Kimberly Cheatle, la direttrice dei Servizi di Sicurezza che si è dimessa in seguito alla sparatoria, ha definito le carenze di sicurezza di quel giorno il "più significativo fallimento operativo" dell'agenzia da decenni.

Johnson, membro della Sottocommissione permanente per le indagini del Senato, nell'intervista non ha fornito un sostegno delle ipotesi. Ha invece suggerito che la mancanza di trasparenza da parte degli investigatori federali, dai quali ha detto di non essere riuscito a ottenere informazioni, ha sollevato dubbi sull'incidente.

"Se si volesse progettare un'indagine specificamente mirata (sic) a creare sospetti ed a far nascere teorie cospirative, si procederebbe esattamente nel modo in cui l'FBI, i Servizi di Sicurezza e il Dipartimento di Giustizia stanno procedendo in questo caso", ha detto Johnson.

Quando gli è stato chiesto direttamente nell'intervista se credeva che l'attentato fosse un "lavoro dall'interno", Johnson ha fatto di nuovo riferimento alle falle nella sicurezza, compreso il modo in cui Crooks è riuscito a salire su un tetto vicino e all'incapacità di Johnson di ottenere informazioni sull'incidente. È stato un fallimento così spettacolare per il quale ci si gratta la testa e ci si chiede: "Come è potuto accadere?", ha detto.

Johnson, che è stato rieletto nel 2022 per il suo terzo mandato al Senato, ha espresso teorie simili in passato. L'anno scorso, Johnson ha detto che era "certamente possibile" che agenzie governative fossero coinvolte nell'assassinio di Kennedy nel 1963 e, nella stessa intervista, ha definito "sospetta" la morte in carcere del criminale sessuale e finanziere Jeffrey Epstein.

Alla richiesta di chiarire le osservazioni di Johnson questa settimana, un portavoce del senatore ha dichiarato al Journal Sentinel che Johnson "sta dicendo che il governo federale ha costantemente mentito al popolo americano e ha tenuto nascoste le informazioni".

"Ci danno pochissimi motivi per fidarci di loro", ha detto il portavoce, Kiersten Pels.

Johnson non ha escluso la possibilità che le agenzie federali siano coinvolte nell'attentato di luglio.

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