Russia
22 febbraio 2024

Chi è Irene Cecchini, la studentessa italiana a Mosca che ha parlato con Putin dell'Italia

Nata a Milano ma cresciuta nel Basso Lodigiano, Irene Cecchini, la studentessa italiana che ha animato un botta e risposta con Vladimir Putin durante un convegno a Mosca, arriva da Corno Giovine, piccolo paese del Lodigiano di circa 1.000 abitanti, a pochi chilometri dalle sponde del Po, dove fino a tre anni ha risieduto insieme ai genitori e a due fratelli minori. La 22enne frequenta il quarto anno della facoltà di Affari governativi e internazionali all'Università MGIMO di Mosca. Durante un forum nella capitale russa, la giovane italiana si è resa protagonista di un dialogo col capo del Cremlino che ha elogiato la metropoli lombarda e ricordato un suo viaggio in Italia. La preside: "Irene ha sempre avuto un grande interesse per la geopolitica e la Russia"


La borsa di studio

La studentessa si è diplomata al liceo classico Melchiorre Gioia di Piacenza. Nel 2015 ha ricevuto la borsa di studio del suo Comune, tradizionalmente assegnata nel corso dei festeggiamenti del patrono San Biagio agli studenti più meritevoli delle scuole medie.

Le parole del padre

Dopo la maturità classica Cecchini si è trasferita a Mosca per frequentare il corso di relazioni internazionali e diplomazia dell’Università Mgimo di Mosca. L’attuale sindaco di Corno Giovine, Gianpiero Tansini (eletto nel 2019) ha raccontato al Cittadino di Lodi l’ultimo incontro con il padre della ragazza, avvenuto poco prima della pandemia di Covid: “Mi disse che la figlia aveva deciso di studiare a Mosca e intraprendere la carriera diplomatica”.

L’amore per la Russia

Proprio sulla passione per la Russia la giovane, in un’intervista rilasciata lo scorso anno al sito dell’università moscovita, aveva raccontato: “All’inizio le mie aspettative sulla Russia si basavano principalmente sulle informazioni che ricevevo attraverso i media e sulle opinioni delle persone del mio Paese. Tuttavia, è stata proprio questa visione unilaterale della Russia che mi ha reso più interessante esplorare e comprendere meglio questo Paese”.



Un inedito dialogo quello andato in scena ieri all'Università di Mosca. Protagonisti il presidente russo Vladimir Putin e la studentessa italiana Irene Cecchini. Durante un incontro dal titolo "Idee forti per tempi nuovi", una domanda della 22enne sulle politiche dell''immigrazione nel mercato del lavoro in Russia ha attirato l'attenzione del capo del Cremlino. Putin ha elogiato Milano, città natale di Cecchini, definendolo un "posto bellissimo, una regione industrializzata dell'Italia". Cresciuta a Corno Giovine, in provincia di Lodi, nel 2020 Cecchini ha conseguito il diploma di maturità al Liceo Classico Melchiorre Gioia di Piacenza. "Irene ha dimostrato fin da subito un interesse per gli aspetti geopolitici e la politica internazionale", il commento della dirigente scolastica Cristina Capra. Una passione unita a quella per la letteratura russa che l'ha portata a candidarsi per frequentare l'ateneo moscovita Mgimo. "Qui si sta preparando a un futuro nelle relazioni internazionali", aggiunge la preside.

Cecchini a Putin: "Io sono innamorata della Russia"

Durante lo scambio con la studentessa lombarda, Vladimir Putin ha parlato del suo rapporto col Bel Paese. "L'Italia ci è sempre stata vicina. Ricordo quando ci sono venuto, come la gente mi ha accolto, in alcuni posti mi sono trovato completamente a casa, questo è sicuro", ha detto il presidente russo che poi a sorpresa ha rivolto alla ragazza domande personali. "Ha detto che si è innamorata della Russia, ma è tutto? Non si è innamorata di qualcun altro?", le ha domandato. La studentessa, imbarazzata, ha risposto che non c'erano altri tipi d'amore oltre alla Russia e allora Putin ha continuato: "Se è tutto così, allora le cose sono semplici, è facile fare tutto. Ma è strano che una così bella ragazza non si sia ancora innamorata”. Probabilmente però, ha aggiunto il presidente sorridendo, durante il convegno in tanti si sono innamorati di lei: “Questo è sicuro al cento per cento”.

La “scoperta” della Russia

Ora – spiegava la studentessa – vivendo in Russia, la mia prospettiva è cambiata. Contrariamente agli stereotipi, ho scoperto che i russi sono cordiali, accoglienti e desiderosi di condividere la loro cultura e tradizioni con gli stranieri. Inoltre, ho sperimentato personalmente molti aspetti positivi della cultura russa, come il forte senso di comunità e l’enfasi sull’aiutarsi a vicenda. Inoltre, vivendo in Russia, ho scoperto l’incredibile patrimonio artistico che questo paese ha da offrire: provenendo dall’Italia, ho potuto confrontare l’arte classica con quella russa, trovando moltissime somiglianze e differenze. Ora posso vedere quanto sia forte e ricco il patrimonio storico e artistico russo”.

L’ostacolo della lingua

Nella sua intervista Cecchini racconta poi le difficoltà incontrate con la lingua: “Conoscendo le lingue latine e greche antiche, imparare il russo può davvero essere un’esperienza unica e affascinante. Infatti, nonostante le strutture linguistiche e la grammatica siano diverse, possono comunque esserci alcuni elementi in comune, soprattutto se si considera l’uso dei casi o le radici di alcune parole (ad esempio, in latino “occhio” è “oculus”, che in russo diventa “око”, usato nella parola “очки”, cioè occhiali)”









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