Ambientalismo
07 ottobre 2023

TUTTI GLI ERRORI DELLA LAUDATE DEUM


Né nella Enciclica Laudato si’ né nella esortazione apostolica Laudate Deum Francesco ha parlato ex cathedra, cosicché il dogma della infallibilità pontificia non è intaccato dalla pletora di errori contenuti in entrambi gli interventi. Avesse voluto proclamare un nuovo dogma e presentarlo come verità rivelata, il Pontefice avrebbe dovuto dichiararlo esplicitamente ai propri fedeli e siccome non l’ha fatto il dogma di questo carisma papale è salvo, anche se gli errori nei due interventi sono veramente numerosi. Quelli dell’enciclica del 2015 gli sono stati segnalati da più parti (compreso me che scrivo) e li trovate cercando in rete. Vediamo quindi gli errori nella Laudate Deum.

1. «Sorelli e fratelli del nostro pianeta sofferente». Di tutta evidenza il pianeta non è sofferente, non foss’altro perché è un oggetto inanimato e non può soffrire. La sulfurea Venere o la gelida Luna sono forse sofferenti? Dal punto di vista del pianeta, le giornate di sole non sono né migliori né peggiori di quelle di pioggia. Gli attributi “belle” alle prime e “nere” alle seconde sono solo antropizzazioni – che a volte estendiamo all’intero pianeta, fino a dargli un’anima e chiamarlo Gaia. Peraltro antropizzazioni variabili, perché se le belle giornate di sole diventano troppe allora le chiamiamo siccità. Né quella di Francesco è stata una sineddoche, ove ha usato la parola “pianeta” al posto di “umanità”: il contesto è troppo scivoloso per potersi Egli permettere l’ambiguità, e per “pianeta” intendeva “pianeta”.

2. «Ogni volta che la temperatura globale aumenta di mezzo grado, aumentano anche l’intensità e la frequenza di forti piogge in alcune aree, di gravi siccità in altre, di caldo estremo in alcune regioni e di forti nevicate in altre ancora». Questo è patentemente falso. Ci sarebbe da chiedersi cosa succederebbe ogni volta che la temperatura media globale diminuisse di mezzo grado: forse che qua diminuiscono intensità e frequenza di forti piogge e là aumentano le siccità; o che qua aumenta il caldo e là il freddo? Oppure le temperature possono diminuire senza che nulla succeda? Ma se fossero vere queste stravaganze, allora dovrebbe esserci una e una sola temperatura media globale ottimale. E qual è? Quella dell’anno Domini 1850, verrebbe da dire. Ma perché proprio quella? Cosa avrebbe di speciale il 1850 rispetto al, che so, 1650 quando le temperature erano 2 gradi più basse?

3. «Quello cui stiamo assistendo ora è una insolita accelerazione del riscaldamento. Negli ultimi 50 anni la temperatura è aumentata a una velocità inedita, senza precedenti negli ultimi duemila anni». E oltre: «Non possiamo più dubitare che la ragione dell’insolita velocità di così pericolosi cambiamenti sia un fatto innegabile». La cosa non è indubitabile, ma semplicemente falsa. Negli ultimi 50 anni la temperatura è aumentata di mezzo grado, ma nei soli 30 anni dal 1690 al 1720 la temperatura aumentava di 1.5 gradi: quindi nulla di insolito. E non è vera neanche l’accelerazione, visto che negli anni 1940-80 vi fu non un riscaldamento più lento ma, addirittura, un rinfrescamento (e anche allora ci si allarmava), e gli anni 2000-14 furono di “hiatus” climatico, cioè di interruzione del riscaldamento.

4. «Siccità e alluvioni, maremoti e inondazioni hanno in fondo la stessa origine: il riscaldamento globale». L’origine delle citate circostanze non può essere il riscaldamento globale: significherebbe che senza riscaldamento globale esse non ci sarebbero, mentre invece ci sono sempre stati, basta leggere solo la Bibbia. Inoltre, dal punto di vista del pianeta queste sono situazioni equivalenti, mentre possono non esserlo dal punto di vista dell’umanità. Essa, sì, avrebbe bisogno di acqua, neve, sole, ombra, vento, bonaccia, a comando. Ma non possiamo comandare, né al pianeta né al Sole.  Possiamo solo adattarci, e faremmo bene a farlo.

5. «Le emissioni pro capite dei Paesi più ricchi sono molto superiori a quelle dei più poveri. Un cambiamento diffuso dello stile di vita irresponsabile legato al modello occidentale avrebbe un impatto significativo». La prima frase è vera, anche se, ad essere precisi, la ragione per cui l’abitante ricco è tale, è proprio perché emette di più. La seconda frase, invece, contiene un grave errore di aritmetica: se il problema è il clima che cambia a causa delle emissioni, ridurre quelle dei Paesi che pro-capite emettono di più potrebbe ben non avere alcun effetto, se la popolazione totale di questi Paesi è minoritaria. E lo è. Per esempio, le emissioni della Ue incidono per l’8%, cosicché anche l’azzeramento delle emissioni della ricchissima Ue avrebbe effetto nullo sul clima.

6. «La coincidenza di questi fenomeni climatici globali con la crescita accelerata delle emissioni di gas serra non può essere nascosta. Qui ci sono due errori. Uno, la correlazione tra due fatti non significa che uno causa l’altro: in Europa la decrescita delle nascite e la concomitante riduzione della popolazione delle cicogne non significa che sono queste a portare i bambini. Due, alla crescita delle emissioni non sempre si è avuta una crescita delle temperature (non negli anni 1940-80 e 2000-14).

7. «La stragrande maggioranza degli studiosi del clima sostiene questa correlazione e solo una minima percentuale di essi tenta di negare tale evidenza». Questo non è un argomento. È necessaria concordanza tra fatti e non concordanza tra uomini per sostenere che una congettura è vera. E Francesco non cita un fatto – neanche uno! – a sostegno della sua tesi. Inoltre è un non-argomento falso: oltre 1800 studiosi del clima hanno sottoscritto la Dichiarazione Mondiale sul Clima della Fondazione Clintel, che recita che «non c’è alcuna emergenza climatica», con due premi Nobel per la Fisica tra i primi sottoscrittori.

8. «L’evoluzione delle temperature medie della superficie non può essere spiegata senza l’effetto dell’aumento dei gas serra». Non è vero: Sua Santità, come spiega l’evoluzione delle temperature del passato?

9. «Gli Emirati Arabi Uniti ospiteranno la prossima Conferenza delle Parti (Cop28). È un Paese che ha investito molto nelle energie rinnovabili. Non possiamo rinunciare a sognare che la Cop28 porti a una decisa accelerazione della transizione energetica». Le rinnovabili contribuiscono all’energia di quel Paese per l’1%, il nucleare per il 4% e i combustibili fossili per il 95%. Auspicare che, dopo 27 Cop fallite, abbia successo la prossima Cop28 che si celebrerà lì, mi sembra un grosso azzardo. Io scommetto sul fallimento, anche perché già l’anno della Cop6 scommettevo – e ho vinto la scommessa – sul fallimento di tutte le Cop successive.

Nel corso della Sua esortazione, Papa Francesco prende coscienza che tutto è destinato a crollare come un castello di carte e non gli resta che concludere che: «Evitare l’aumento di un decimo di grado della temperatura globale potrebbe già essere sufficiente per risparmiare sofferenze a molte persone». Strano che non gli sovvenga il dubbio che una umanità esposta a variazioni di temperature che nello stesso luogo possono essere di diverse decine di gradi e che tra Poli ed equatore sono di 100 gradi, possa aver un qualche beneficio dal controllo delle temperature “di un decimo di grado” e che forse imbracarsi in questo insano e improbabile controllo possa essere, invece, la causa di sofferenze per molte persone.  

Franco Battaglia

Articolo pubblicato sul quotidiano LA VERITÀ il 7 ottobre 2023








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