Cattolicesimo
10 agosto 2023

RIGUARDO LO SGANCIAMENTO DELLE 2 ATOMICHE SUL GIAPPONE, MA CHE POCHI PURTROPPO SANNO



IL ROSARIO È PIÙ FORTE DELLA BOMBA ATOMICA
Il 6 agosto del 1945, alle 8.15 del mattino, la prima bomba atomica è stata sganciata dagli Stati Uniti d’America sulla città giapponese di Hiroshima. In un flash questa, che all’epoca contava mezzo milione di abitanti, è stata spazzata via dalla faccia della terra. «Ciò che rimaneva (scriverà un testimone) era solo buio, sangue, bruciature, urla, fuoco e terrore».
Il co-pilota del B-29 Enola Gay che sganciò l’ordigno, nel suo diario di bordo ha annotato che subito dopo l’esplosione i nove decimi della città erano coperti di un fumo bollente, e che una grande colonna di questo fumo bianco, in meno di tre minuti, aveva raggiunto i 30.000 piedi, per poi crescere fino a raggiungere i 50-60.000 piedi.
A otto isolati da dove il micidiale ordigno venne fatto deflagrare, si trovava la vecchia chiesa gesuita di Nostra Signora Assunta, con annessa la casa canonica, entrambe poi ricostruite subito dopo la guerra. Qui vivevano quattro padri tedeschi dell’ordine di sant’Ignazio (Padre Hugo Lassalle, Superiore della Missione Gesuita in Giappone, Padre Kleinsorge, Padre Cieslik e padre Schiffer) che, nonostante la bomba avesse, per un raggio di un chilometro e mezzo, dal punto dello scoppio, vaporizzato tutto (cose, edifici, animali e uomini), questi rimasero miracolosamente indenni, tranne qualche lieve e passeggera ferita.
Inoltre, risultarono da subito, e con grande meraviglia dei medici, che nel corso degli anni li hanno studiati (circa 200), immuni da ogni radiazione, e attribuirono il miracolo al fatto che vivevano ogni giorno il messaggio che la Madonna aveva “lanciato” a Fatima: pregavano quotidianamente insieme il santo rosario.

RIMASE INTATTO IL MONASTERO FRANCESCANO, UNA STATUA DI SANTA AGNESE, E UNA TESTA IN LEGNO DI UNA STATUA DELLA VERGINE
Il 9 agosto poi, una seconda bomba atomica viene sganciata su Nagasaki. Qui rimase intatto il monastero francescano, costruito da San Massimiliano Maria Kolbe (quello che offri la sua vita per salvare quella di un padre di famiglia ad Auschwitz, dove mori martire il 14 agosto 1941, vigilia della Assunzione di Maria santissima al cielo), una statua di Santa Agnese, che ora si trova nel palazzo delle Nazioni Unite a New York, come monito contro l’uso delle armi atomiche, e una testa in legno di una statua della Vergine, esposta nella Cattedrale di Nagasaki, ricostruita sullo stesso punto della precedente, ed esattamente a 500 metri dal luogo dove venne fatta esplodere la seconda atomica.

15 AGOSTO, GIORNO DELL’ASSUNZIONE DI NOSTRA SIGNORA.
Sei giorni dopo l’atomica di Nagasaki, e nove da quella di Hiroshima, la guerra terminava. I vincitori hanno trionfato in cauda un gesto criminale ed inutile, visto che il conflitto in Europa era già cessato e il Giappone non aveva più risorse per resistere. Il giorno della fine delle ostilità era il 15 agosto, giorno dell’Assunzione di Nostra Signora, nonché anniversario dell’arrivo di San Francesco Saverio in Giappone (15 agosto 1549). Il Trattato di pace fu firmato poi a San Francisco l’8 settembre del 1951, il giorno della Natività della Beata Vergine Maria.







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