Russia
04 novembre 2022

L’escalation della NATO (di nuovo) non porta a nulla (di nuovo)

Riprendiamo dal sito Saker Italia questa analisi che ben descrive l’occidente (NATO) quale bullo suonato che continua con le sue provocazioni che diventano dei boomerang fantozziani.

VLV



https://sakeritalia.it/ucraina/lescalation-della-nato-di-nuovo-non-porta-a-nulla-di-nuovo/

Penso che dovremmo iniziare questa panoramica su ciò che sta accadendo, ovvero che l’Occidente unito, alias l’Egemonia AngloSionista, è disperato e, in risposta a questa disperazione, sta facendo ogni sorta di sciocchezza pericolosa. Tutti conosciamo i Tre Grandi:

  • L’attacco a NS1/NS2

  • L’attacco al Ponte di Crimea (CB)

  • L’attacco alla base della Flotta del Mar Nero (BSF) a Sebastopoli.

A dire il vero, si tratta di tre eventi completamente diversi.

Uno è un puro atto di terrorismo internazionale, sia nella scelta dell’obiettivo (un’importante infrastruttura civile di proprietà di diversi paesi ed aziende) sia nella modalità di esecuzione (l’uso di bombe a distanza). L’aspetto più critico è che, sebbene il diritto internazionale non vieti i danni collaterali, l’obiettivo dell’attacco dev’essere militare, e i danni collaterali devono essere ridotti al minimo assoluto.

Il secondo è un attacco diversivo. Si tratta di un attacco condotto con mezzi non convenzionali, ma il cui obiettivo è almeno in parte militare, come lo è sicuramente il Ponte di Crimea. Si potrebbe anche sostenere che il numero effettivo di morti (4, se non ricordo male) e i disagi minimi per i civili (il traffico è stato almeno parzialmente ripristinato in meno di 24 ore, per non parlare delle alternative esistenti come i traghetti) rendono questo obiettivo legittimo di per sé. In questo caso, è la modalità di esecuzione – l’uso di un camion pieno di esplosivo guidato da un attentatore suicida o da un civile ignaro – che solleva molte questioni di diritto internazionale e di diritto di guerra.

Il terzo attacco è stato di natura puramente militare. L’obiettivo era la flotta russa del Mar Nero, e i metodi utilizzati (droni subacquei, di superficie e aerei) sono tutti, a mio avviso, legittimi..

Detto questo, tutto ciò porta a chiedersi cosa la NATO stesse cercando di ottenere:.


Obiettivo

Motivazione militare

Visibilità

NS1/NS2

nessuna (a meno che non si ipotizzi che gli anglosassoni abbiano attaccato l’UE stessa!)

enorme

Ponte di Crimea

grande, se l’attacco fosse riuscito; in realtà trascurabile

enorme

Base della Flotta del Mar Nero (Sebastopoli)

grande, se l’attacco fosse riuscito; in realtà trascurabile

enorme




Da questa tabella possiamo dedurre rapidamente alcune cose:

  • L’unico attacco veramente riuscito (in termini puramente militari) è stato quello al NS1/NS2.

  • Gli attacchi al Ponte di Crimea e alla BSF sono falliti a causa della mancanza di adeguate armi da distanza per la NATO, cosa che gli specialisti della NATO dovevano sapere; quindi possiamo anche dedurre che:

  • L’obiettivo principale di quest’attacco della NATO era, come al solito, la visibilità

Dobbiamo poi considerare la dimensione politica e le implicazioni di questi attacchi dal punto di vista della Russia. In questo caso, se il primo attacco è stato contro una proprietà che era almeno in parte russa (e tedesca, e di altri), gli attacchi al Ponte di Crimea e a Sebastopoli sono stati attacchi al suolo sovrano russo.

Nota a margine: sostengo che la Russia e l’Occidente unito sono in guerra da ALMENO il 2013, ma inizialmente la guerra era per lo più di tipo informativo ed economico, ora sta diventando molto più cinetica di prima, quindi possiamo definire qualitativa questa escalation.

Ora, io sostengo che se un attacco ad una proprietà statale (o quasi statale) russa può essere considerato un atto di guerra, gli attacchi al Ponte di Crimea e alla base BSF di Sebastopoli sono stati sicuramente atti di guerra. Il fatto che questi attacchi non abbiano prodotto alcun risultato militare tangibile per la NATO non cambia in alcun modo la situazione.

Quindi, come dobbiamo chiamare un atto di guerra che non produce benefìci militari tangibili?

Credo che questo dovrebbe essere chiamato provocazione.

Cos’è una “provocazione”? Ci sono molte definizioni che vanno, ad esempio, da quella legale (“comportamento con il quale s’induce un altro a compiere una determinata azione; l’atto di indurre rabbia, collera o risentimento in un’altra persona che può indurla a compiere un atto illegale”) a quella più comune di “l’azione è nella reazione”. Il punto è che ciò che accomuna questi attacchi, apparentemente piuttosto diversi tra loro, è l’intenzione di scatenare una qualche reazione da parte della Russia, da utilizzare poi per demonizzare Putin, la Russia e tutto ciò che è russo.

Il che, guarda caso, è esattamente il mantra ripetuto dagli “stupidi idioti” occidentali aspiranti “amici della Russia” che chiedono costantemente escalation militari russe, e quando non ottengono ciò che vogliono e quando lo vogliono (!), passano alle PSYOP strategiche anglo-sioniste che parlano di Putin come “debole, indeciso, un venduto, eccetera, eccetera”.

Perbacco, mi chiedo perché Putin rimanga così ottuso e si rifiuti di ascoltare i suoi “dotti amici occidentali della Russia” 😉

Più seriamente, mentre cercavo le definizioni di “provocazioni” mi sono imbattuto in questa pagina e in questa frase: “Nessuna provocazione militare da parte di forze irregolari può giustificare un attacco su larga scala e la distruzione di un paese le cui forze o autorità nazionali non hanno avuto alcun ruolo in quella provocazione”. Non sono molto sicuro della tesi principale di questa frase, ma sono d’accordo sul fatto che in tutti e tre gli attacchi menzionati c’è stato un tentativo (molto sottile) da parte degli autori di rimanere senza nome proprio per evitare una ritorsione russa diretta contro l’Egemonia, come ad esempio individuare un membro della NATO per l’ennesimo aumento del quadrante del dolore russo.

A proposito, ecco come un sito web “propriamente anti-russo” spiega [in inglese] la parola “provocazione”:




In un atto di provocazione, quattro aerei russi hanno sorvolato brevemente lo spazio aereo svedese vicino all’isola di Gotlan



Bisogna amare questi “paesi democratici e liberi” 🙂

Inutile dire che Putin e i suoi alti funzionari sono troppo intelligenti per reagire esattamente come vorrebbe l’Egemonia, lo abbiamo visto in troppi casi per poterli contare. Ed è qui che osserviamo uno strano ciclo che va più o meno così:

  1. L’Egemonia provoca la Russia

  2. La Russia non reagisce come previsto

  3. Putin viene accusato di debolezza, indecisione o addirittura codardia

  4. La Russia fa qualcosa di inaspettato

  5. La Russia diventa sempre più forte

  6. L’Egemonia diventa sempre più debole

  7. Per nascondere il rapido peggioramento della sua posizione, l’Egemonia provoca di nuovo la Russia (goto #1).

L’intenzione è chiara: intensificare il più possibile, ma a BREVE distanza da un attacco palese (privo di “negabilità plausibile”) contro la Russia, in modo da far sembrare che la Russia faccia escalation e basta (cosa che alla fine fa, solo molto più tardi e in modo molto diverso da quanto ci si aspettava) senza alcuna ragione valida se non “Putin è un nuovo Hitler che non può essere placato”, vuole “ricostruire l’Unione Sovietica” e “i russi sono semplicemente dei barbari malvagi, non europei, che occuperebbero e saccheggerebbero tutta l’Europa se non fosse per le eroiche forze armate ucraine”. Cancellare la Russia e tutta quella roba lì…

Tuttavia, sebbene un “attacco anonimo” non sia propriamente un’operazione sotto falsa bandiera (perché quest’ultima richiede innanzitutto una “bandiera incriminata”), vi è molto vicino e condivide molte delle stesse caratteristiche.

Non ci vuole molta immaginazione o competenza per capire che l’Egemonia sta giocando con il fuoco, se non altro perché ogni attacco che non ha prodotto alcun vantaggio militare serve solo a sottolineare ulteriormente la terribile situazione in cui si trova la NATO. Riassumerò il tutto come segue:

  • L’esercito ucraino, che era il più grande e migliore della NATO, è stato in gran parte smilitarizzato e denazificato. Da qui la necessità di questi giochi.

  • L’Egemonia deve ora fornire sia soldati che equipaggiamento per compensare le orrende perdite ucraine.

  • Fornire kit militari avanzati e personale addestrato in piccole quantità è sostanzialmente inutile (se non nell’ottica del “tutto il mondo è con Kiev”) e i pianificatori e i comandanti delle forze occidentali lo capiscono.

  • E come se non bastasse, i paesi membri dell’ex Organizzazione del Patto di Varsavia hanno già donato la maggior parte dell’hardware ex-sovietico che i russi “perdenti” hanno prontamente distrutto (tra cui circa 6.000 (seimila!) carri armati principali (MBT) e veicoli da combattimento per la fanteria (ICV).

  • Sebbene la NATO disponga ancora di grandi depositi di armi, essi sono inferiori a quelli già persi in Ucraina di almeno un ordine di grandezza.

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Tutto ciò è reso ancora più grave dalle scarse prestazioni della maggior parte dei sistemi d’arma di fabbricazione occidentale, soprattutto quando sono consegnati in numero insufficiente per fare anche solo teoricamente la differenza. Quando la Germania o gli Stati Uniti invieranno i loro MBT più recenti in Ucraina, l’immagine di un loro incendio, come quello dei Merkava israeliani in Libano, sarebbe assolutamente terribile per il MIC statunitense [Complesso Militare Industriale].

  • Per portare abbastanza forze da poter anche solo *considerare* un’offensiva ad armi combinate contro la Russia, la NATO dovrebbe in qualche modo portare in sicurezza una quantità veramente grande di equipaggiamenti e soldati. Questo richiederebbe molti mesi, e non è semplicemente fattibile, soprattutto con la totale assenza di difese aeree moderne nell’Unione Europea. Inoltre, una volta che questa ipotetica forza fosse stata portata in sicurezza (e, quindi, miracolosamente) in una qualche località (miracolosamente sicura) dell’Unione Europea, come si potrebbe spostare tutto dove si svolge l’azione? Non si può “semplicemente” sbarcare un battaglione o una brigata da qualche parte, ad esempio in Francia o in Polonia, e poi “semplicemente guidare” fino alla linea di contatto.

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Tutto ciò ci porta all’ultima idiozia escogitata dalle menti dementi e ignoranti dei neoconservatori: portare altre armi nucleari vicino al confine russo. Perché la definisco un’idiozia?

  • I russi sanno esattamente dove si trovano le armi nucleari della NATO, e la Russia dispone di veicoli ipersonici per affrontarle, se necessario. Il dispiegamento in avanti fa molto Guerra Fredda: la guerra moderna rende la maggior parte di questo dispiegamento non solo inutile ma controproducente (più vicino alla Russia, più facile da distruggere per i russi).

  • Il sistema di difesa aerea russo stratificato e integrato (sia quello che protegge le forze militari russe sia quello che protegge gli obiettivi cruciali) rende inutile qualsiasi attacco limitato alla Russia (come dimostra il recente attacco alla base di Sebastopoli).

  • Un attacco massiccio alla Russia non può essere anonimo o avere alcuna “negabilità plausibile”, e comporterà una risposta russa assolutamente devastante anche su qualsiasi paese della NATO che abbia partecipato all’attacco.

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Quindi si può far esplodere una bomba atomica (vera o “sporca”) solo per fare qualcosa o per sentirsi bene?

Certo che no.

Ma i pazzi demoniaci che gestiscono l’Egemonia non sono pazzi demoniaci senza buone ragioni. Questa è gente che ci ha portato l’11 Settembre, le armi di distruzione di massa e la Guerra Totale Al Terrorismo! Questa è gente che ha distrutto un paese dopo l’altro con una vera e propria cattiveria satanica.

Questa è la gente che ha rovinato e fatto scempio di ogni singolo paese di cui poteva prendere il controllo, l’ultimo dei quali è, ovviamente, l’Ucraina stessa.

Abbiamo a che fare con psicopatici che farebbero assolutamente *qualsiasi cosa* per rimanere al potere, sia su scala planetaria (l’Egemonia) che a Washington DC (vedi il video in fondo a quest’articolo).

Infine, a dire il vero, tutti lo sanno. Non è necessario il messaggio di Liz Truss a Blinken per sapere chi c’è dietro tutti questi attacchi, e il criterio della “negabilità plausibile” è stato reso così sottile da diventare irrilevante. Ecco solo tre esempi che lo dimostrano: (ce ne sono molti altri!)

  • I russi hanno ottenuto i dati di tracciamento GPS dei droni che hanno attaccato Sebastopoli.

  • I voli di monitoraggio dei Global Hawk sul Mar Nero, molto visibili ed evidenti, durante l’ultimo attacco.

  • I voli AWACS statunitensi nello spazio aereo rumeno durante l’ultimo attacco..

Ci sono decine di dichiarazioni di alti funzionari russi che indicano chiaramente che sono tutti perfettamente consapevoli di tutto questo. Finora possiamo fare almeno tre osservazioni potenzialmente interessanti:

  • La Russia punta il dito soprattutto contro il Regno Unito (e non necessariamente perché il Regno Unito sia il primo colpevole, ma soprattutto perché è l’anello più debole della “coalizione dei volenterosi” USA-UK-3B+PU, dal punto di vista militare, politico ed economico).

  • La Russia ora ha abbastanza forze in teatro per un’operazione ad armi combinate.

  • La Russia sta mantenendo la maggior parte delle sue forze armate in uno stato di elevata prontezza, comprese tutte le sue forze strategiche (nucleari e convenzionali).

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Cosa accadrà è un’incognita per tutti.

Anche se non intendo commentare la politica interna degli Stati Uniti, credo sia importante mostrare, soprattutto a chi vive fuori dagli Stati Uniti, il tipo di “umore” di cui i burattinai del Presidente Brandon devono essere consapevoli e con cui dovranno confrontarsi in un modo o nell’altro:

(si tratta di un collage di diversi video, il primo è molto silenzioso, si prega di alzare l’audio e poi di abbassarlo di nuovo):.

Versione Rumble:










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