21 ottobre 2022

LE GRANDI CREPE NELLA FOLLE UNIONE EUROPEA FORNISCONO NUOVE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO
Speriamo che queste grandi opportunità non trovino piccoli uomini (e piccole donne) incapaci di approfittarne


L'Austria fa causa alla Commissione Europea per aver etichettato come energia verde il gas e il nucleare

https://www.voanews.com/a/austria-sues-eu-executive-over-green-label-for-gas-nuclear-/6784510.html


La follia regna sovrana in questa Europa decadente.

È il caso di ricordare che il demonio è diviso in se stesso guardando questo ennesimo scontro all’interno dell’Europa.

Il governo austriaco ha dichiarato lunedì 17 ottobre scorso di aver presentato una denuncia legale alla massima corte dell'Unione europea contro i piani del ramo esecutivo che hanno etichettato la produzione di energia da gas naturale e da nucleare come energie sostenibili. Se c’è un’energia pulita questa è sicuramente quella prodotta dalle centrali nucleari.

Udite quale sarebbe lo scandalo! Il ministro dell'ambiente austriaco, Leonore Gewessler, ha avvertito che la misura potrebbe far passare per "pulita" l'energia nucleare e quella prodotta dal gas nonostante i danni ambientali che provocano. Questa è la classe politica che abbiamo, oltreché ignorante è pure arrogante. Qui è importante ricordare la Liz Truss quando era ministro degli esteri britannica nell’incontro con Lavrov sugli accordi di Minsk per il Donbass prima degli inizi dell’operazione speciale russa in Ucraina. Durante il colloquio, ad una domanda del Ministro degli Esteri russo che le chiedeva se lei riconoscesse la sovranità della Russia sulla città di Rostov, la Liz Truss rispose con l’arroganza dell’ignorante: “assolutamente no”! Poi fu l’ambasciatore inglese a suggerirle all’orecchio “Guardi che Rostov è una città russa”. (P. S. - Liz Truss, una delle pupille di Klaus Scwab è caduta).

Un altro membro dell'UE, il Lussemburgo, ha annunciato in seguito che avrebbe sostenuto l'Austria nella causa legale, aggiungendo più peso politico alla mossa.

La Commissione esecutiva dell'UE prevede di aggiungere alcune centrali nucleari e a gas per il prossimo anno in un elenco che aiuti gli investitori a determinare quali progetti sono sostenibili.

Una dozzina di gruppi ambientalisti hanno già lanciato contestazioni legali ai piani della Commissione, sostenuti dai legislatori del blocco a luglio.


STOP ALLE POLITICHE FOLLI AD EMISSIONE ZERO DAL SETTORE INDUSTRIALE

Leggiamo anche un fatto positivo contro la Commissione Europea lanciato da Stellantis, società con sede a Parigi operante nel settore automobilistico che raggruppa FCA, Citroen e Peugeot.

L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, chiede una transizione più morbida, con un maggior peso dei modelli ibridi nella politica a emissioni zero dell' Unione Europea.

https://www.dmove.it/news/stellantis-vuole-ridiscutere-bando-auto-endotermiche-ue-2035

Tavares chiede di riconsiderare il bando totale alle auto endotermiche proposto dall’Unione Europea per il 2035.

Durante una conferenza stampa tenuta al salone di Parigi, il CEO di Stellantis ha voluto sottolineare come le vetture elettriche, con i costi ancora elevati delle piattaforme BEV (Battery Electric Vehicle), rendano sempre più complesso per la classe media il possesso di veicoli e di conseguenza la mobilità per milioni di europei.

Tavares ha voluto sottolineare come i veicoli ibridi possano essere una soluzione ponte: "Quello che abbiamo da offrire ai nostri leader europei è una soluzione di transizione. Con un ibrido leggero puoi mantenere le dimensioni accessibili di questi veicoli e ridurre le emissioni di CO2 del 50 percento".

Futuro incerto tra ritorno degli investimenti e paura dell'invasione cinese

La polemica sugli investimenti sostenuti dalle case automobilistiche per la realizzazione di vetture ibride e la paura di un’invasione di auto di produzione cinese nel mercato europeo ha visto nell’ultimo periodo schierarsi molti politici e molti responsabili di aziende europee che chiedono una revisione della data 2035 proposta dall’Unione per il passaggio alle emissioni zero per le nuove vetture.


FATTORE  BRICS

Anche i cosidetti portavoce delle elite incominciano a vedere una nuova realtà dopo che anche l’Arabia Saudita ha deciso di entrare nei BRICS.

Maurizio Molinari, direttore di Repubblica ha dato alle stampe un libro che descrive la fine del mondo unipolare intitolandolo IL RITORNO DEGLI IMPERICome la guerra in Ucraina ha stravolto l’ordine globale.


Ancora una volta la storia ci pone davanti a grandi opportunità. Speriamo che ci siano grandi personaggi a cogliere queste grandi opportunità per far risorgere nella loro sovranità i paesi europei, e non come spesso è accaduto, piccoli uomini e visto il caso europeo odierno anche piccole donne, che fanno interessi non del proprio paese ma dei loro controllori.

Enrico Mattei fu un fulgido esempio. Invece di fare gli interessi dei saccheggiatori dell’Italia e liquidare l’Agip a favore delle multinazionali del petrolio fondò l’ENI che divenne il principale avversario delle Sette Sorelle. Fece una politica che dette slancio al nostro Paese fornendo energia a bassissimo costo alle imprese e alle famiglie. Strinse rapporti commerciali con innumerevoli paesi in tutto il mondo guidando così la politica estera italiana che contrastava con gli interessi della NATO. Questi politici abbiano l’accortezza di studiare la sua opera e di imitare le sue grandi capacità che hanno reso l’Italia la grande potenza economica e industriale a livello mondiale come la conosciamo.








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