Contro IL Deep State
14 agosto 2022

L’assalto contro Trump sortisce l’effetto opposto. La cappa del terrore negli USA sta saltando.

E l’assalto dell’FBI è diventato il suo contrario: l’annuncio trionfale dell’egemonia del movimento di Trump, e il miglior palcoscenico da cui annunciare la candidatura ufficiale di Trump!




La sceneggiata isterica dell’assalto FBI alla dimora di Trump a Mar-a-lago, segna l’inizio della mobilitazione finale contro lo Stato Profondo americano. Se questo ennesimo assalto del Deep State (dopo il Russiagate, i tentativi di impeachment, l’inquisizione illegale contro i dimostranti del 6 gennaio 2021, la faraonica frode elettorale alle presidenziali, gli harrasments (attacchi e molestie) contro la famiglia, i soistenitori i collaboratori gli avvocati di Trump, la campagna di calunnie dei media, la costante persecuzione extralegale del FBI, col contorno dei media esteri servili allo stesso Deep State tipo quelli italiani) era quello di scoraggiare la base e la popolazione americana, e impedire ai candidati di Trump di riprendersi il Congresso a novembre e a Trump di essere rieletto trionfalmente 2024, ha certamente provocato l’effetto opposto.


La popolarità di Trump è schizzata alle stelle, la gente è scesa spontaneamente in strada per difendere il “Presidente Trump”, con l’isolamento totale e la sparizione della fazione Bush/Cheney dal partito Repubblicano, ormai completamente influenzato da Trump. Con la progressiva disgregazione del partito democratico ormai incapace di tenere dietro agli ordini del Deep State che chiede “Fascismo all’interno e Guerra all’esterno”. Larghi strati del partito democratico stanno prendendo il largo. L’ex governatore democratico dello Stato di New York, Andrew Cuomo (solo un esempio) ha denunciato l’operazione di Mar-a-lago, chiedendo che tutto il partito la condanni perché altrimenti sarebbe la fine del partito stesso e della democrazia. L’assalto di Mar-a-lago ha galvanizzato gli americani che dovevano essere tenuti sotto la cappa del terrore da stato di polizia, dominati dalla paura di essere spiati e arrestati dalle varie agenzie federali. Rimangono, come i soldati giapponesi asserragliati nella giungla anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, i grandi media ormai anche loro confusi e disperati di trovare quale derrière devono ora leccare.


Adesso, anche i repubblicani una volta sotto il tallone e l’influenza (e il ricatto) del Deep State, chiedono a gran voce la liberazione dello Stato americano dal controllo delle agenzie. Chiedono l’eliminazione della “Gestapo made in USA”, cioè l’FBI.


Siamo tornati, come hanno fatto notare in molti, all’ultimo grande scontro del popolo americano contro lo stato di polizia progressivamente imposto dalla grande oligarchia mondialista. Il grande scontro che si concluse con l’assassinio di stato dei fratelli Kennedy nel 1963 e 1968. John Kennedy aveva detto chiaramente che avrebbe frantumato la CIA in mille pezzi e li avrebbe buttati al vento. Il suo piano era molto concreto – un Ordine Esecutivo poi ripreso dal presidente Trump. Nel 1962, John Kennedy aveva capito di essere stato manipolato. Con la tragica farsa della Baia dei Porci e la ben organizzata crisi nucleare di Cuba, CIA, Complesso Militare Industriale e agenzie varie intendevano portare gli USA non solo ad uno stato di polizia interno ma alla guerra atomica.


Nel 1968, Robert Kennedy si era già assicurata la presidenza degli Stati Uniti. E aveva annunciato che avrebbe riaperto le indagini sull’assassinio del fratello. Non gli fu permesso. La popolazione americana -- che si preparava a votare in massa per Kennedy e il suo programma – fu sconfitta, traumatizzata e intimidita dai killer di Dallas e Los Angeles. Tentò di ribellarsi in modo parziale, ma sempre più si nascose nell’edonismo, della vita tranquilla, abbandonò l’impegno politico e accettò l’uniparty (Il partito unico: Repubblicani e Democratici rappresentano le due gambe di un unico corpo), la scelta obbligata tra due partiti dominati dagli stessi burattinai. Bush o Clinton, Bush o Carter, Obama o MCain…


Quindi le guerre senza fine, il patriottismo identificato con imperialismo guerrafondaio di stampo coloniale britannico, l’uso delle armi parallele di “terrorismo” e “antiterrorismo”. Il popolo americano (ma anche il resto del mondo) divenne vittima di traumi costanti, che avevano la funzione di bel calcolati elettroshock capaci di guidare nella direzione voluta la mandria docile e impotente.


Da quel momento in poi il piano oligarchico è stato portato avanti con passo regolare, dal Deep State agli ordini dell’oligarchia mondialista che, più recentemente, ha gettato la maschera con Klaus Schwab e il suo piano per il Grande Reset luciferino.


Ed ora, quando il “piano” sembrava realizzato, quando quelle stesse forze (vedasi la stirpe dei Bush, per esempio, o dei Gates) che nel 20mo secolo avevano puntato tutto sul “laboratorio” della razza superiore di tipo nazista e sull’eugenetica --- quelle stesse forze ora erano sicure che la loro Operazione Barbarossa Nr. 2 non sarebbe stata sconfitta né dai soliti Russi, né da una resistenza dall’interno degli Stati Uniti.


Invece, sta succedendo proprio questo.


Come era successo per il Nazismo, sta succedendo per il Deep State. La grande oligarchia gnostico-mondialista che aveva amorevolmente curato il parto e la crescita di questi mostri, ora è costretta a dare un contro-ordine. I circoli dove sguazzava il Sen. Prescott Bush (padre di George senior) passarono da sostenitori finanziari e ideologici del Nazismo ad entrare in massa (vedi i fratelli Allen e John Foster Dulles) nell’Office of Strategic Services (precursore della CIA) dopo essere stati minacciati dal presidente Franklin Delano Roosevelt di essere condannati per complicità col nemico. Così ora assistiamo ad un tentativo (spesso maldestro) della grande Oligarchia di tagliare i ponti con i loro killer del Deep State. Come allora l’apparato Nazista, così ora il Deep State, una volta evocato, non intende adeguarsi. Non intende sparire.


Ma ora, fortunatamente, esistono due poli organizzati, e profondamente radicati nella popolazione nonostante tutti gli “elettroshock” (compreso quello di Mar-a-lago): La Russia di Putin e gli Stati Uniti di Trump.


E l’obiettivo ora è più ambizioso di quello degli anni Quaranta del Novecento. Non semplicemente gli strumenti nazisti ma i mandanti oligarchici.


Il risultato è che la cappa del terrore negli USA sta saltando. E l’assalto dell’FBI è diventata il suo contrario: l’annuncio trionfale dell’egemonia del movimento di Trump, e il miglior palcoscenico da cui annunciare la candidatura ufficiale di Trump!


Vedi sotto: chi è il giudice Bruce Reinhart che (evidentemente sotto ricatto) ha dato copertura legale al raid contro la dimora di Trump. Come è legato alle cosche pedofilo-sataniche di Jeffrey Epstein.


Qualcuno sta ricollegando tutti i puntini…?

Umberto Pascali


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Il giudice che ha firmato il mandato di perquisizione dell'FBI nella casa di Trump era un cliente del libro nero di Ghislane Maxwell?


Come riferisce The Conservative ...

C'è una prospettiva interessante nella rivelazione che il giudice Bruce Reinhart ha firmato il mandato di perquisizione dell'FBI per la residenza del presidente Trump in Florida.

Il giudice Bruce Reinhart è l'ex procuratore degli Stati Uniti di West Palm Beach che ha trascorso 12 anni come procuratore federale, prima di lasciare la sua posizione per difendere una rete di dipendenti che gestivano l'operazione di traffico sessuale di Jeffrey Epstein. Prima i retroscena:

(NY Post) https://nypost.com/2022/08/09//

[…] Reinhart è stato elevato a giudice magistrale nel marzo 2018 dopo 10 anni di attività privata. Nel novembre dello stesso anno, il Miami Herald ha riferito che aveva rappresentato diversi dipendenti di Epstein - tra cui, per ammissione dello stesso Reinhart, i piloti di Epstein, la sua pianificatrice, Sarah Kellen, e Nadia Marcinkova, che Epstein avrebbe descritto come la sua "schiava sessuale jugoslava".

Kellen e Marcinkova erano tra i luogotenenti di Epstein a cui era stata concessa l'immunità nell'ambito di un controverso accordo del 2007 con i procuratori federali, che aveva permesso al pervertito di dichiararsi colpevole di accuse statali anziché di reati federali. Epstein ha finito per scontare solo 13 mesi nel carcere della contea e gli è stato concesso di lavorare in libertà.

(Reinhart è stato in seguito citato in una causa civile da due vittime di Epstein, che lo hanno accusato di aver violato le politiche del Dipartimento di Giustizia cambiando parte nel bel mezzo dell'indagine su Epstein, suggerendo di aver spifferato informazioni privilegiate sull'indagine per guadagnarsi il favore del noto imputato, ha riferito l'Herald nel 2018.

In una dichiarazione giurata del 2011, Reinhart ha negato di aver fatto qualcosa di improprio e ha insistito sul fatto che, non essendo coinvolto nell'indagine federale su Epstein, non era a conoscenza di informazioni privilegiate sul caso.

Tuttavia, in un deposito giudiziario del 2013, gli ex colleghi di Reinhart lo hanno contraddetto, affermando che egli era "venuto a conoscenza di informazioni riservate e non pubbliche sul caso Epstein" mentre era impiegato presso l'Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti. Reinhart ha fatto notare all'Herald, in risposta ad una denuncia presentata contro di lui da un avvocato delle vittime di Epstein, che era stata archiviata dal Dipartimento di Giustizia. (continua a leggere => https://nypost.com/2022/08/09//)


Considerando che i presupposti dell'FBI per l'incursione a casa di Trump, così come attualmente identificati, sono eccezionalmente deboli; e considerando che il profilo dell'incursione sarebbe approdato su una scrivania giudiziaria normalmente riluttante; cosa succederebbe se l'FBI avesse un'influenza su Bruce Reinhart come risultato del caso contro l'aiutante di Epstein, Ghislane Maxwell.

Il pubblico ministero nel caso di New York contro Maxwell era la figlia dell'ex direttore dell'FBI James Comey.

I fascicoli dei clienti di Epstein e Maxwell sarebbero attualmente nelle mani dell'FBI. Se Bruce Reinhart era un cliente di Epstein, ciò spiegherebbe: (a) le sue motivazioni iniziali per assumere una posizione difensiva per conto di Epstein; e (b) l'attuale leva che l'FBI ha utilizzato per far firmare al giudice Reinhart un mandato di perquisizione sommario e dubbio.

Il giudice Bruce Reinhart era un cliente dei servizi sessuali di Epstein e Maxwell?

Varrebbe la pena di porre direttamente la domanda per vedere la risposta dell'attuale direttore dell'FBI Chris Wray.









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