Contro IL Deep State
28 febbraio 2022

L’ex Deputata democratica Tulsi Gabbard chiede che Biden incontri immediatamente Putin.

Diventa la beniamina del movimento di Trump.


Tulsi, che ha il grado di Colonnello della riserva nell’esercito americano, è una feroce avversaria di Hillary Clinton e Kamala Harris la cui candidatura a presidente nel 2020 era stata silurata proprio da Tulsi Gabbard.


Tulsi aveva denunciato l’attuale vice presidente Harris di essere in realtà una nemica dei diritti e delle libertà della popolazione di colore.


Dopo una denuncia, dettagliata con copiose prove, della criminalità politica di Clinton, l’establishment clintoniano e il Deep state avevano lanciato una campagna di calunnie e costretto Gabbard a dimettersi dalla sua posizione di vice presidente del partito democratico.


Oggi, 26 febbbraio 2022, Gabbard ha parlato al congresso del CPAC, il Comitato di Azione Politica Conservatore, la più importante componente del Partito Repubblicano, totalmente schierata con Trump e nemica giurata del Deep State.


Accolta con un iniziale disagio, Tulsi ha guadagnato, prima, la fiducia e poi il sostegno entusiastico dei partecipanti con un appassionato discorso contro il Deep State e i guerrafondai in entrambi i partiti.


Tulsi ha denunciato per nome le maggiori agenzie del Deep state, NSA, CIA, FBI. Poi ha invitato conservatori e progressisti a unirsi e uscire dal tribalismo e dalle divisioni promosse dall’élite che è terrorizzata dalla crescente ribellione dei popoli e vuole provocare una guerra che, come ufficiale dell’esercito, Gabbard è decisa a impedire.

Il Congresso del CPAC ha segnato il trionfo di Trump che si è confermato come il leader del partito repubblicano. Il 45° Presidente degli USA ha denunciato per nome e cognome tutti i parlamentari del partito repubblicano venduti al Deep state, invitando la base del partito a cacciarli nelle prossime elezioni di medio termine a novembre.

Trump ha sottolineato, tra l’entusiasmo dei presenti, la frode elettorale  delle ultime presidenziali e ha presentato un piano per assicurare alla giustizia i responsabili - di qualsiasi partito e qualsiasi istituzione.

Trump e il governatore della Florida Ron DeSantis hanno denunciato il Complesso militare Industriale, e i centri del potere farmaceutico -il Big Pharna - che vogliono continuare a usare il Covid per istituzionalizzare la dittatura sanitaria.

Gli applausi scroscianti ricevuti dalla democratica Gabbard nell’evento più importante della dirigenza del movimento di Trump segnano un salto di qualità del movimento.

Segnano l’unione tra i repubblicani anti Deep state e i democratici di stampo kennediano che tradizionalmente hanno sempre rappresentato gli strati della classe operaia e della classe media.

Una grossa sconfitta per i pirati politici in entrambi i partiti, cioè per il gruppo Clinton/Bush caparbiamente sostenuto dall’oligarchia globalista, ma odiato sempre più chiaramente dalla maggioranza degli americani.

Da notare che una coalizione bipartitica era stato l'obiettivo originale di Trump dopo la vittoria nel 2016.

Trump voleva lanciare un forte messaggio di unità di tutto il paese - democratici, repubblicani, indipendenti - contro l’establishment Bush/Clintoniano e la sua politica di guerre senza fine all’estero, e controllo dittatoriale, saccheggio finanziario dell’apparato produttivo, austerità, degradazione culturale all’interno.


Trump aveva deciso che proprio Tulsi Gabbard, giovane astro nascente del partito democratico, avrebbe dovuto ricoprire una carica di rilievo nella sua Amministrazione. Si parlava di Tulsi come ambasciatore all’Onu o, addirittura, segretario di stato.

Tulsi aveva compiuto un coraggioso viaggio, proprio dopo l’elezione di Trump, in Siria, dove aveva incontrato anche il presidente Assad.

Aveva avuto al ritorno un incontro col presidente eletto Trump al quale aveva illustrato un suo piano di pace che avrebbe liberato l’America dalle follie guerrafondaie vomitate quotidianamente dai Clinton e dai molti lecchini dell’industria militare nel partito repubblicano.

Poi era arrivata l’operazione Russiagate e l’accusa farneticante ma ripetuta da tutti i media che Trump fosse un agente di Putin. Tulsi Gabbard venne demonizzata come “traditrice venduta ad Assad”.

Trump aveva passato quattro anni di presidenza a combattere contro un bombardamento costante di calunnie e trame velenose delle agenzie di intelligence e sicurezza. Ma anche Tulsi Gabbard era stata presa di mira dai sicari ideologici al soldo di Hillary Clinton.

Ora, nel momento più caldo, sembra che questa alleanza si sia  ricomposta. Primo compito: sconfiggere i guerrafondai.

Umberto Pascali

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ECCO DI SEGUITO LA TRADUZIONE ITALIANA DI UN ARTICOLO SU TULSI GABBARD CONTRO L’ISTERIA ANTI PUTIN

L'ex deputata democratica Tulsi Gabbard chiede a Biden di incontrare Putin

New York Post

Gabbard ha esortato il presidente Biden a incontrare l'ex uomo forte del KBG durante un'intervista esclusiva alla Conservative Political Action Conference.

L'ex deputata democratica delle Hawaii Tulsi Gabbard ha affrontato una raffica di indignazione bipartisan la scorsa settimana dopo aver suggerito che è stata l'espansione della NATO piuttosto che la nuda aggressione di Vladimir Putin a scatenare l'invasione dell'Ucraina - ma ha rifiutato di fare marcia indietro, dicendo al Post che i suoi critici non vivono "nel mondo reale". Anche mentre i carri armati e le truppe di Putin hanno preso d'assalto l'Ucraina, Gabbard, 40 anni, ha esortato il presidente Biden a incontrare l'ex uomo forte del KBG, durante un'intervista esclusiva alla Conservative Political Action Conference, dove era ospite. "Come leader dovete essere disposti ad avere un dialogo e una conversazione per affrontare le vere questioni in gioco", ha detto Gabbard. "C'è sempre un percorso per la diplomazia. Qual è l'alternativa? L'alternativa è la continua escalation". Alcuni dem stanno ora facendo un senso totale - ma Biden ascolterà? "Putin ha detto per anni che le sue preoccupazioni per la sicurezza riguardano la NATO che si avvicina sempre più alla Russia e la circonda da tutti i lati", ha continuato Gabbard. "L'amministrazione Biden non è riuscita a delineare per il popolo americano come questo serva i suoi migliori interessi? Quali saranno i costi?" "Come leader dovete essere disposti ad avere un dialogo e una conversazione per affrontare le vere questioni in gioco", Gabbard La posizione ha fatto guadagnare all'ex deputata un'ira diffusa da parte dei critici sia a sinistra che a destra. "La settimana scorsa ha chiesto ancora una volta alla NATO di lasciare tutti i paesi che hanno aderito dopo il 1997, compresi Bulgaria, Romania e altri 12. Dopo settimane di ostentazione, Putin ha lanciato un'invasione su larga scala del paese mercoledì sera ed è stato condannato da Biden e dai leader di tutto il mondo", ha detto il senatore repubblicano della Florida Marco Rubio in un tweet di risposta alla Gabbard. "Penso persino che i suoi amici del CPAC non siano d'accordo con questa presa di posizione psicotica", ha aggiunto Nomiki Konst, un ex candidato progressista per il Public Advocate di New York City. "C'è sempre un percorso per la diplomazia", ha detto Gabbard. L'ex-congressista si è scrollata di dosso i suoi critici. "Non vivono nel mondo reale", ha detto, sostenendo che le paure su Putin che ristabilisce il vecchio impero sovietico sono infondate. Dalla caduta dell'Unione Sovietica, gli Stati Uniti si sono mossi aggressivamente per espandere l'alleanza NATO nelle nazioni del blocco orientale della vecchia sfera di influenza sovietica. Nazioni un tempo dominate dai comunisti come Polonia, Ungheria e Romania sono ora all'interno dell'alleanza. La questione ha a lungo irritato Putin, che ha chiamato la rottura dell'impero sovietico una "tragedia". Gabbard - un ex candidato presidenziale del 2020 e un tempo vicepresidente del Comitato Nazionale Democratico - ha fatto una figura curiosa alla conferenza di Orlando, dove ha salutato i fan che si sono abituati a vederla apparire regolarmente nei media conservatori. Un democratico liberale di lunga data, Gabbard era pro-choice e ha sostenuto il controllo delle armi, i regolamenti ambientali e l'assistenza sanitaria universale durante la sua campagna presidenziale. L'American Conservative Union - che sponsorizza la conferenza annuale - le ha offerto un misero 9% nella sua scheda di valutazione per il 2020. È stata invitata al raduno annuale dal capo di lunga data del CPAC, Matt Schlaap, e le è stato dato un ambito posto di parola durante la cena dell'evento in ricordo di Ronald Reagan, venerdì.


"Penso che sia importante avere conversazioni sia con persone del nostro partito politico che con persone di un altro partito politico", ha detto Gabbard, vantando la sua bonafede bipartisan. Anche se rimane una democratica e ha appoggiato Joe Biden per la presidenza rispetto a Donald Trump, Gabbard da allora è diventata una feroce critica del presidente. "Sono molto delusa dalle decisioni e dalle politiche che ha presentato come presidente. La sua intera piattaforma era basata sul tentativo di unire il popolo americano e purtroppo non solo non ha mantenuto quella promessa, ma molte delle sue politiche sono state divisive". Gabbard ha detto di essere "molto delusa" dalla presidenza di Biden. La politica hawaiana ha rifiutato di offrire qualsiasi speculazione per il 2024. Sta lavorando a un libro e non ha escluso di essere coinvolta nelle elezioni di medio termine a novembre di quest'anno. Potrebbe anche votare repubblicano. "Sono sempre stata dell'idea che l'interesse del paese e del popolo americano dovrebbe venire prima di qualsiasi interesse politico di parte", ha detto.








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