(Ricordate le fatali parole “Fuck the EU!” Ci è riuscita, ma è stato anche un suicido.)

La cosiddetta Crisi Ucraina: La furbizia dell’asino oligarchico.

Come creare la perfetta autotrappola.

Ecco la strampalata risposta (che i bidenisti volevano rimanesse segreta) del Deep State USA e dei bossetti NATO/EU alla Russia.

Non volevano che fossero rivelate ai popoli europei perché troppo imbarazzanti.

Ora è stata pubblicata con grande disprezzo verso i bidenisti; e in ogni caso, superata di gran lunga dagli eventi. Vedi la sonora sconfitta all’ONU. L’emergenza guerra mondiale crolla sui guerrafondai.

I potentati europei prendono le distanze dall’apparato fallimentare del Deep State USA. Vanno da Putin chiedendo gentilmente che riconosca il loro potere di saccheggio e controllo nelle “loro” zone. Sembra che Putin considererà il caso degli oligarchi europei caso per caso.

Secondo chi va prima a Canossa.

Una volta conclusa questa prima fase di superamento della grande illusione di onnipotenza oligarchica, non sembra che i vari satrapi oligarchici (Macron, Draghi, Boris Johnson, la componente nazista ucraina ecc) saranno protetti o tollerati dalla Russia oltre il breve medio termine.

Draghi non si illuda.

Si può immaginare come potrebbe ragionare un Putin (o un futuro Trump): Perché sopportare queste sanguisughe feroci, dittatoriali e sdentate, invece di stabilire rapporti con le forze reali dei paesi europei? Cominciano da quelle poche ancora indipendenti, o semi-indipendenti dai decaduti ex padroni oligarchici. Le forze dell’economia reale: Industriali e quel pochissimo che è rimasto delle organizzazioni del lavoro.

Succede in Germania, in Italia, in Francia, persino in Inghilterra. Mentre paesi più avanzati e più liberi - come l’Ungheria - partono da una posizione molto più avvantaggiata, perché hanno lottato per la loro libertà. E vinto.

Qui il documento in inglese della resa alla Russia