Contro IL Deep State
17 novembre 2021

Green pass, Garante Privacy inguaia il governo “Spedita in Europa censura antidiscriminatoria”

riprendiamo dal sito di radioradio

Il garante della privacy batte un colpo. L’autorità indipendente per la protezione dei dati personali ha inviato una segnalazione al Parlamento in relazione alle criticità riscontrate nel DL 127/2001, norma con la quale è stato introdotto il contestato obbligo del green pass sul luogo di lavoro. Le criticità segnalate dall’authority italiana sono destinate ad aver ripercussioni sul decreto legislativo in fase di conversione ma anche sulle fondamenta stesse della tessera verde.

Il garante segnala nello specifico come “la prevista esenzione dai controlli -in costanza di validità della certificazione verde– rischia di determinare la sostanziale elusione delle finalità di sanità pubblica complessivamente sottese al sistema del Green pass. Esso è, infatti, efficace a fini epidemiologici nella misura in cui il certificato sia soggetto a verifiche periodiche sulla sua persistente validità”.



Sostanzialmente l’authority riconosce il rischio sotteso ad una certificazione “cristalizzata” priva di un monitoraggio continuo, dunque non in grado di soddisfare pienamente la necessaria sicurezza epidemiologica. Le parole del Garante sembrano dunque confermare la validità del tampone, strumento di monitoraggio hic et nunc, rispetto ad uno strumento, il green pass, basato su una durata di ampio periodo e non verificabile con controlli periodici. L’autorità ha inoltre evidenziato come dal punto di vista della privacy la gestione dei dati inerenti alla tessera verde possano creare delle incompatibilità con le indicazioni europee in materia in particolare come disposto dal Regolamento 48 (UE) 2021/53.

Sandri: “L’emergenza è una creazione di chi l’ha voluta”

Primo punto: l’emergenza è una creazione di chi ha voluto l’emergenza, questo è un punto cardine. Secondo punto: ho scritto al Consiglio dei Ministri e alla Protezione Civile: “Perché spedite a Dresda in Germania i pazienti italiani quando avremmo avuto la possibilità di implementare le nostre terapie intensive?”.
In tal modo non avrebbero dovuto selezionare i pazienti, se è vero quello che hanno detto due medici, tra chi sarebbe sopravvissuto e chi sarebbe morto. Stiamo parlando di vite umane distrutte dalla sciatteria del sistema sanitario che questo governo pretende ora invece di definire all’altezza.

I vaccinati senza tampone sono delle bombe atomiche a rilascio

Il garante della privacy che di solito è inerte, stavolta ha fatto un intervento importantissimo sul DL 127/2001: ha spedito alla corte di giustizia europea e al Consiglio europeo una censura specifica anti-discriminatoria della normativa che sta per essere convertita in queste ore. Qualche topo sta cominciando a scappare dalla nave. Invito tutti a vedere l’intervento specifico del Garante. È la prima volta nella storia che un Garante imputa ad uno Stato di stare varando norme discriminatorie e dicendo che i vaccinati senza tampone sono delle bombe atomiche a rilascio”

https://www.radioradio.it/media/2021/11/COMUNICATO_GARANTE_PRIVACY_11_NOVEMBRE_IL_DL_N_127_DISCRIMINA_I.pdf





L’analisi dell’avvocato Mauro Sandri ai microfoni di Fabio Duranti “Un giorno speciale”




>>>articolo originale online>>>








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