E ora anche UNARMA sindacato CARABINIERI e SIM Sindacato Italiano Militare della Guardia di Finanza dichiarano illegittimo il GreenPass e ne richiedono la disapplicazione.
"Il Sindacato dei Carabinieri Unarma,
con una lettera al ministro della Difesa e al Comando generale
dell’Arma, ha chiesto, con tanto di motivazioni
giuridiche, la disapplicazione del decreto relativo al Green Pass in
quanto contrario alla Costituzione e alla normativa europea."
Ecco un passo del comunicato:
... In merito al primo punto, il nostro
ordinamento con l’ultimo Decreto-legge sembrerebbe esprimere
un modello divergente
e dicotomico da
quanto
rappresentato nel
su citato quadro ordinamentale europeo, pertanto sulla
base degli artt.
11 e 117, comma 1 Cost. e della giurisprudenza della Corte
costituzionale, tale
d.l. andrebbe disapplicato
dal Giudice, ovvero
in
subordine,
attivato il meccanismo del rinvio pregiudiziale alla Corte di
Giustizia. Infatti,
non si tratterebbe
di una divergenza
minore e
superabile nel
quadro di un libero esercizio di discrezionalità politico-
legislativa, ma
saremmo in presenza
della configurazione di
un altro
modello di
governance della pandemia, fondato su forme discriminatorie,
piuttosto che
estensive dell’esercizio dei diritti (vedasi In tema Causa
C-378/17 –
Sulla disapplicazione del
diritto nazionale da
parte di un
organismo non
giurisdizionale, sentenza del 4 dicembre
2018, in
Osservatorio
sulle fonti, 3, 2018; si veda anche C. AMALFITANO, Il rapporto
tra rinvio
pregiudiziale alla Corte Di Giustizia E rimessione alla Consulta
e tra
disapplicazione e rimessione
alla luce della
giurisprudenza
“Comunitaria” e
Costituzionale, in Rivista Aic,1, 2020, pp. 220 ss.)
In sostanza, la
certificazione verde finirebbe per costituire
l’imposizione,
surrettizia e indiretta, di un obbligo vaccinale per quanti
intendano circolare liberamente e/o usufruire
dei suddetti servizi o spazi.
Ne
conseguirebbe la violazione
della libertà personale,
intesa quale
legittimo rifiuto di un trattamento sanitario
non obbligatorio per legge,
o comunque di continue e quotidiane pratiche
invasive e costose quali il
tampone. Resta sullo sfondo la questione se il
Green pass, nella versione
precettiva
introdotta dal Decreto-legge
n. 105/2021, possa
costituire
valido
strumento per imporre
quelle limitazioni alla
libertà di
circolazione per motivi di “sanità” pubblica
previste dall’art. 16 della
Costituzione, che attenta dottrina tiene
distinta dalla libertà personale
ex art. 13 Cost., sebbene si tratti di libertà
strettamente connesse. Se
da
un lato si
può sostenere che
la riserva di
legge formale contenuta
nell’art. 16 Cost. sia stata rispettata
dall’adozione del Green pass con
Decreto-legge, dall’altro occorre interrogarsi
se il Green pass, per essere
ragionevole e proporzionato in termini di
costi/benefici, sia
effettivamente
l’unico strumento in
grado di garantire
la sicurezza
sanitaria
dei cittadini e
dunque tale da
imporre limiti legittimi
alla
libertà di circolazione, così come consente la
Costituzione. Da un’attenta
lettura
dell’art. 3 del
Decreto-legge n. 105/2021,
sembrerebbe che
s’intenda
attribuire al Green
pass la valenza
di “lasciapassare” per
l’accesso
ai servizi (attività
ricreative e/o sportive
e/o culturali),
riferendosi, dunque, più alla sfera della
libertà personale, intesa quale
diritto
di svolgere attività
che sviluppino la
propria dimensione
psicofisica (art. 2 in combinato disposto con
l’art. 13 Cost.), piuttosto
che alla sfera della libertà di circolazione.
Infatti, quest’ultima non
subirebbe limitazioni dall’introduzione del
Green pass, ben potendo i non
vaccinati
circolare “liberamente” sul
territorio nazionale, fintantoché
l’indice regionale dei contagi lo consentirà.
Ma anche a voler ritenere il
Green
pass uno strumento
limitativo della libertà
di circolazione, la
questione si infrange sulla carenza del
presupposto giustificativo della
natura prescrittiva dello stesso, che non
potrebbe collegarsi
esclusivamente alla “sua” fonte di produzione
(il decreto-legge), ma che
andrebbe identificato nella preventiva
imposizione dell’obbligo vaccinale
con legge, nel rispetto del parametro del
principio di legalità sostanziale
e formale. La prova di resistenza, per testare
la legittimazione giuridica
del Green pass, è dunque costituita
dall’assenza di obbligo vaccinale, per
cui
soltanto una legge
che imponga la
vaccinazione obbligatoria – ove
sussistano i presupposti legali e scientifici
- potrebbe costituire valido
fondamento giuridico al Green pass di tipo
prescrittivo. Si passa dunque
da un modello europeo che propone di agevolare
la libertà di circolazione
in
sicurezza, impostato su
un concetto di
responsabilità individuale e
collettiva, ben riconducibile, nei suoi
aspetti strutturali e funzionali,
ad i modelli liberal-democratici, ad un
modello prescrittivo e
discriminatorio, nel quale la dimensione della
doverosità, pur presente in
Costituzione, si troverebbe priva di un
fondamento giuridico
costituzionale, ed in ogni caso apparirebbe
sproporzionata rispetto alle
esigenze tese a garantire l’esercizio
responsabile di libertà individuali.
Per quanto sopra, si chiede pertanto in
ossequio ai disposti di cui agli
artt.
11 e 117,
comma 1 Cost.
e della giurisprudenza della
Corte
costituzionale, la
DISAPPLICAZIONE di tale
d.l., ovvero attivare
il
meccanismo del rinvio pregiudiziale alla Corte
di Giustizia.
Qui potete leggere l'intero COMUNICATO
UNARMA
Spettacolare lettera aperta del SIM –
SINDACATO ITALIANO MILITARE DELLA GUARDIA DI FINANZA.
Tra le altre cose:
"Chi ha deciso di
non vaccinarsi non viola nessuna legge e nell’ordinamento giuridico
italiano è pacifico il principio secondo il quale nessun trattamento
sanitario possa essere compiuto, o proseguito, in
difetto del previo ed esplicito consenso manifestato dal soggetto
interessato."
"l’integrità del
corpo non è un valore che può prescindere dall’autodeterminazione
individuale e diventare oggetto di tutela da parte di terzi in virtù di
un concetto di salute estraneo al sentire del paziente.
"Noi abbiamo l’onere
di difendere la Costituzione democratica che garantisce i valori della
tradizione liberale e riconosce i diritti sociali ad ogni cittadino. Noi
abbiamo l’onere di tutelare i diritti umani
e di contrastare ogni pericolo alle libertà individuali sancite dalla
Costituzione. Noi abbiamo l’onere di combattere le mafie e i drammi
prodotti dai totalitarismi per garantire la libertà dei cittadini e
dello Stato."
https://www.difesa.blog/il-senso-del-green-pass/