Origine del Covid: scontro frontale tra i Trumpiani e i Democratici dello Stato Profondo


- I Repubblicani vicini a Trump chiedono la pubblicazione immediata dei documenti dell'intelligence sull'origine del Covid.

- I deputati democratici guidati dal presidente della Camera Nancy Pelosi blocca il disegno di legge.

- Il disegno di legge sulla declassificazione dei documenti in mano all'intelligence USA era stato votato  ALL'UNANIMITÀ' dal Senato nel maggio scorso.

- È sempre più difficile per il Deep State contenere la verità sul Covid

 

https://thebl.com/us-news/democratic-representatives-block-declassification-of-documents-on-the-origin-of-the-covid-19.html


I Deputati del Partito Democratico bloccano la declassificazione dei documenti sull'origine del COVID-19

di Jose Hermosa


Democratici nella Camera dei Rappresentanti (Deputati) hanno impedito il passaggio del disegno di legge che chiedeva la declassificazione delle informazioni delle agenzie di intelligence sulle origini controverse del virus COVID-19 o CCP (Partito Comunista Cinese).


Il disegno di legge chiamato COVID-19 Origins Act non è andato avanti nel suo processo legislativo perché 216 rappresentanti democratici hanno votato contro di esso dopo che era passato all'unanimità al Senato, secondo Just the News del 22 luglio.


Richiedeva specificamente al direttore dell'intelligence nazionale di permettere l'accesso alle informazioni che collegano il virus all'Istituto di virologia di Wuhan.


"Con una stima di 600.000 americani persi a causa della pandemia COVID-19, non dobbiamo lasciare nulla di intentato mentre lavoriamo per scoprire le origini del nuovo Coronavirus 2019", ha detto il repubblicano Brad Wenstrup dell'Ohio a giugno.


Ha aggiunto: "I rapporti sugli sforzi del Partito Comunista Cinese e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per ostacolare le indagini e possibilmente nascondere la verità sono immorali e profondamente inquietanti".


Nonostante le molteplici indicazioni che indicano l'Istituto di virologia di Wuhan a Wuhan, in Cina, come il luogo dove il virus distruttivo ha avuto inizio un anno e mezzo fa, vari poteri stanno bloccando la conoscenza della verità su di esso.  


Da parte sua, il leader repubblicano della Camera Steve Scalise (R-La.) ha messo in discussione l'atteggiamento della presidente della Camera Nancy Pelosi.


"Perché la Speaker Pelosi vorrebbe cercare di coprire quello che ha fatto la Cina? Qui negli Stati Uniti, abbiamo avuto più di 600.000 morti, eppure lo Speaker Pelosi si rifiuta ancora di tenere un'udienza sull'origine di questo virus" ha chiesto Scalise.


Allo stesso modo, Rep. Elise Stefanik (R-N.Y.), ha incluso l'OMS, dicendo: "Oggi il GOP Doctors Caucus ha fornito una visione medica esperta e la consapevolezza dei fallimenti delle indagini dell'Organizzazione Mondiale della Sanità".


E ha assicurato: "I repubblicani della Camera non si fermeranno finché la Cina non sarà ritenuta responsabile del suo ruolo nell'epidemia del virus Covid-19".


Non meno preoccupanti sono le risposte date dal regime comunista cinese alle numerose richieste di collaborazione per indagare sugli eventi che hanno dato origine al disastroso virus nel suo territorio.


A questo proposito, ieri, il vice direttore della Commissione Nazionale della Salute della Cina, Zeng Yixin, ha detto che Pechino non collaborerà con un'altra indagine su questo tema, secondo il Wall Street Journal.


"Per alcuni aspetti, il piano dell'OMS per la prossima fase di indagine sull'origine del coronavirus non rispetta il buon senso, ed è contro la scienza. È impossibile per noi accettare un tale piano", ha dichiarato Yixin.


Si spera che il rifiuto non migliorerà l'immagine del PCC in Occidente, poiché è apparentemente solo un altro tentativo di convincere gli americani e gli europei che il COVID-19 non è stato il risultato di una fuga di notizie incauta dal laboratorio.