Covid, “strage, epidemia colposa e turbata libertà”: presentata denuncia contro il governo
COMUNICATO
STAMPA – Il 21 aprile, presso la sala conferenze stampa della Camera
dei Deputati, messa a disposizione su iniziativa dell’On. Sara Cunial,
si è tenuta una conferenza stampa per presentare la denuncia inoltrata
alla Procura di Roma e inviata ad altre Procure, nelle cui 80 cartelle di documentazione scientifica e di altro genere,
sono stati evidenziati fatti e circostanze che evocano il profilo di
DOLO a carico delle autorità sanitarie e governative nella gestione
dell’emergenza sanitaria Covid-19, in cui l’Italia più di altri Paesi è
sprofondata da più di un anno senza ancora oggi vedere tempi e modalità
positive di uscita.
I
denuncianti (Dott. Franco Trinca, Avvocato Alessandro Fusillo,
l’Associazione European Consumers rappresentata dall’Avvocato Francesco
Scifo e dal Presidente Dott. Marco Tiberti), hanno illustrato i punti
qualificanti della corposa denuncia:
1.
SARS-Cov-2, agente della malattia Covid-19 non è arrivato come un
“fulmine a ciel sereno”, ma il pericolo imminente di una pandemia da
coronavirus diffusivo e potenzialmente pericoloso (se non curato
tempestivamente e opportunamente) era stato ampiamente previsto e
denunciato da OMS e dalla comunità scientifica internazionale;
2.
Le autorità sanitarie e governative italiane non hanno compiuto le
azioni dovute per preparare il Paese e il sistema sanitario nazionale
(specialmente la medicina di territorio) all’impatto coll’onda
pandemica. Ad esempio (ma non solo) non hanno adeguato il Piano
Pandemico del 2006; su questo la Procura di Bergamo ha aperto
un’inchiesta giudiziaria e, fra l’altro, ha messo sotto accusa Ranieri
Guerra, ex dirigente del Ministero della Salute e ora direttore aggiunto
dell’OMS mondiale;
3.
All’arrivo della pandemia in Italia, il PP 2006 non è stato neanche
applicato in uno dei PUNTI CHIAVE: la scelta e la messa a disposizione
tempestiva di farmaci antivirali e cure di supporto;
4.
AIFA e Ministero della Salute hanno vincolato i medici di base a
PROTOCOLLI INEFFICACI per la gestione domiciliare di Covid-19,
indirizzando fortemente all’ospedalizzazione i pazienti sintomatici;
questo ha causato e causa ancora affollamento dei reparti di malattie
infettive e terapie intensive, nonché decine di migliaia di decessi che
si potevano evitare;
5.
Sulla base di un quadro emergenziale determinato da gravissimi errori
di governance sanitaria, sono state imposte alla popolazione e al
tessuto produttivo e dei servizi, pesanti restrizioni dei movimenti e
delle attività;
6. Inoltre, le istituzioni sanitarie (AIFA, Ministero della Salute e ISS) hanno inibito i medici ospedalieri dal fare le autopsie sui
pazienti deceduti, così ritardando di molto l’acquisizione delle
complicazioni trombotiche e di coagulazione intravascolare disseminata
(CID) e le relative cure. Inoltre, hanno CONTRASTATO e contrastano
ancora sia le “cure di prevenzione, rinforzo del sistema immunitario e
di supporto adiuvante in caso di malattia (minerali, vitamine
nutraceutici antivirali come la Quercetina, ecc.), sia EFFICACI
PROTOCOLLI FARMACOLOGICI utilizzati positivamente da centinaia di medici
coraggiosi ed etici che hanno GUARITO migliaia di pazienti;
7.
In alternativa a cure dimostratesi efficaci sul campo, le autorità
sanitarie e governative vogliono imporre l’uso di massa di vaccini anti
covid-19 per nulla efficaci né sicuri, per carenza ammessa e dichiaranti
dalle aziende produttrici.
Per
tutto questo i denuncianti sollecitano la Magistratura ad indagare se
per i soggetti fisici a capo delle istituzioni sanitarie ricorrano, fra
l’altro, i profili dei reati di STRAGE e TERRORISMO (art. 270 sexies
c.p.)
COMUNICATO STAMPA