Meluzzi:
Guerra
mondiale, l’élite gnostica spegne l’umano
C’è
una grande, potentissima élite intellettuale, che nasce intorno a un
mondo a cavallo tra il ‘500 e il ‘600: nell’Inghilterra
elisabettiana, nella Germania dei Rosacroce, nella Francia del
pre-Illuminismo. Un’élite fondamentalmente gnostica, che pensa ci
sia un sapere elitario che renda alcuni uomini “più uomini degli
altri”, più liberi degli altri, e degni (per ragioni sapienziali,
scientifiche o pseudo-scientifiche) di governare il mondo. Come i
libri di storia
ci insegnano, dall’Encyclopédie francese alla Rivoluzione
Americana (passando anche per la massoneria e la rivoluzione
scientifica), questa élite dà luogo a quelle che io chiamo le
quattro grandi rivoluzioni. La Rivoluzione Francese distrugge la
classe dirigente di prima, composta da clero e aristocrazia, e dà
luogo a un dominio del mondo della borghesia produttiva e
capitalistica: e questo in America si accentua ancora di più.
Poi
c’è una seconda rivoluzione – quella industriale, ben analizzata
da Marx – che si realizza soprattutto in Inghilterra, ma anche
nell’Europa
continentale, e distrugge la società contadina. Poi c’è una terza
rivoluzione, che si compie immediatamente dopo la Seconda Guerra
Mondiale, e attraverso la cultura della “società dell’Acquario”,
del Sessantotto, della liberazione sessuale, distrugge la famiglia. E
adesso siamo entrati nella quarta rivoluzione: quella che deve
“algoritmizzare”, robotizzare, separare gli esseri umani
attraverso una dimensione di distanziamento fisico e sociale. Deve
distruggere le dimensioni della differenza tra i sessi, tra i popoli
e le culture, le etnie, le religioni. E darci un unico uomo-monade,
isolato come un atomo, collegato a un computer, “algoritmizzato”
e “datizzato”, e proprio per questa ragione – in un mondo
globalizzato – molto più facilmente governabile da questa stessa
élite gnostica che governa il mondo da molto tempo.
È
un’élite che in parte conosco, e di cui forse posso anche
apprezzare alcuni aspetti. Naturalmente, mi fa orrore pensare che ci
siano alcuni che negano agli altri la conoscenza della realtà, e che
pensano che – se questo accadesse, nella democrazia
– ci sarebbe un caos irrimediabile. Quindi adesso ci dev’essere
il Great Reset, ci devono essere le cose che sono state dette a
Davos, quelle presenti nella cosiddetta “Agenda 2030″, che
prevedono la distruzione della proprietà privata, l’annilichilazione
della famiglia tradizionale, l’algoritmizzazione dell’uomo. E
questa classe – gnostica – che governa più facilmente la
riduzione dei consumi, a partire da quello dell’energia, vuole la
cosiddetta “rivoluzione verde” e anche la denatalità (vera
ossessione del malthusianesimo espresso dal Club di Roma). E ci
arriveranno: basta vedere quest’anno quanto sono diminuite le
nascite, in Italia e in Europa.
Avranno ragione? Avranno torto? Saranno gli ecologisti di domani?
Questi
gnostici ci porteranno alla felicità, in un pianeta non più abitato
da 6-7 miliardi di esseri umani ma, come dicono loro, da non più di
un miliardo e mezzo? Staremo a vedere. Certamente, non possiamo
fingere che tutto questo non sia in atto. E non possiamo fingere che
tutto questo non si traduca in fatti economico-politici. E non
possiamo pensare che quelli che in questo momento governano il mondo
(e l’Italia, da Draghi in giù) non siano legati a questi poteri
internazionali: se non lo fossero, semplicemente, non sarebbero lì.
Chiunque tenti di discostarsi da questa linea è destinato
all’annichilazione, o al tentativo di annichilazione. A costo di
apparire troppo apocalittico, vorrei ricordare a tutti che ormai
vengono annunciati i venti di una Terza Guerra Mondiale che, come
Soros ha detto, deve partire dall’Ucraina. E ci stiamo avvicinando
a questo, credetemi: le navi americane stanno entrando nel Mar Nero.
Putin
è sicuramente un ostacolo, a questi disegni, per il semplice fatto
che è radicato in una nazione ortodossa, che non vuole farsi
calpestare. In qualche modo è un ostacolo persino Erdogan. La
sconfitta di Trump negli Stati Uniti ha aperto le porte a un demone
infinito, che è il mondo “dem”, “radical” e politically
correct
americano, che è pronto a schierare i missili per affermare la
cultura gender. Non possiamo fingere che questa élite gnostica non
stia governando il nostro mondo. La Cina ha già fatto patti stretti,
con questa élite gnostico-globalista, mentre la Russia no. Il mondo
islamico? È
spezzato
in almeno tre tronconi: uno è rappresentato dal “sultano” turco,
un altro dal mondo arabo (quello che piace tanto a Renzi) e un terzo
dal mondo iraniano. Poi c’è il resto del terzo mondo: l’Africa,
ormai largamente comprata dai cinesi, e l’America Latina tributaria
degli Usa. L’Europa
è un vaso di coccio tra vasi di ferro, destinato in qualche misura a
essere smembrato.
Anche
le attuali politiche economico-sanitarie vanno in questa direzione.
Ma ripeto: la distruzione della proprietà privata, del ceto medio,
della piccola economia
degli artigiani e dei professionisti è ben programmata. Non si dovrà
più andare a cena nella trattoria sotto casa, ma al fast food di un
catena multinazionale. Il caffè non lo si prenderà più al bar
sotto casa, ma in uno Starbucks di una catena internazionale. I
bagnini non dovranno più fare i bagnini, ma dovrà esserci la
direttiva Bolkenstein che svende le spiagge attraverso gare
internazionali. Cioè: il potere
dev’essere accentrato, dall’élite gnostica. Quindi non si può
permettere che i bambini vedano altri bambini, devono stare a casa.
Non si può permettere che l’artigiano tiri su la saracinesca. Non
si può permettere che ognuno sia padrone di casa sua, perché la
casa dovrà essere gestita “a uso”, con un reddito stabilito da
un computer, in maniera tale che nessuno sia libero di fare quello
che vuole.
Questo
è lo scenario che hanno in mente. Può darsi che sia uno scenario
bellissimo. Hanno fatto uno spot, “Agenda 2030”, in cui una
povera ragazza (danese, credo) dice: «Non
posseggo più niente e non ho più la privacy, ma non sono mai stata
così felice».
Come dire: è già iniziata una campagna di preparazione, rispetto a
questo disegno. Se noi non capiamo che l’obiettivo è questo, non
potremo neanche provare a difenderci. Oppure, se ci piace,
teniamocelo. Basta leggere quello che disse Schäuble al Forum di
Davos, l’anno scorso, per capire che queste cose sono scritte su
libri, non su semplici documenti: e fa impressione che non si voglia
neppure provare a leggerli. Sia chiaro: quello che deciderà Draghi
lo hanno già deciso a Davos. Il ministro leghista Giorgetti lo
capisce questo, o fa parte anche lui dello stesso giro? È
funzionale anche lui a questo disegno? E Giorgia Meloni? Anche lei è
funzionale al piano? E lo stesso Salvini? Voglio saperlo, dovendo
scegliere chi votare. È
difficile scostarsi dalla logica conformistica del potere.
Le
cose che racconto, credetemi, espongono a rischi inimmaginabili. Di
vaccini non posso più parlare, perché temo di essere radiato
dall’Ordine dei Medici (e ho ancora bisogno di lavorare, come
medico). Se l’avete notato, in televisione non mi invitano più.
Succede anche, per esempio, a Diego Fusaro. La linea, ormai, è di
farci passare per pazzi. E adesso, preparatevi ai container: gli
8.000 container, per ogni regione, riservate ai dissenzienti (altra
cosa che è sotto gli occhi di tutti: allestire campi profughi per
chissà quale catastrofe; campi esattamente come quelli preparati in
Canada e in Cina, e che probabilmente dovrebbero servire a isolare i
contagi: l’idea che si stiano preparando campi di concentramento,
in Italia, la trovo una prospettiva terrorizzante, e la cosa peggiore
è che nessuno ne parli). La stessa Chiesa è governata dai gesuiti
bergogliani, e quindi il mondo cattolico è azzerato. Io però
confido nella fede, e anche in quella parte buona e santa di quel
popolo eletto d’Israele, che nei “tempi ultimi” avrà un ruolo
molto importante. La salvezza verrà dai giudei (che
si convertono a Cristo ndr):
quelli che invece hanno scelto il potere
– la finta scienza, la finta sapienza, la finta gnosi, l’Arbatax
e la potenza di Lucifero – saranno sprofondati, mi auguro, nelle
fiamme del nulla.
(Alessandro
Meluzzi, dichiarazioni rilasciate a Roberto Maggi a “Radio
Padania Libera” l’11 aprile 2021).