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Nonostante il terrorismo mediatico, l’Istat ammette : in 13 regioni su 20, nel 2020 meno morti!



08 marzo 2021
Nonostante il terrorismo mediatico, l’Istat ammette : in 13 regioni su 20, nel 2020 meno morti!

L’Istat ammette : in 13 regioni su 20, nel 2020 meno morti !

Oramai sull’epidemia di Sars-Cov-2 è una guerra a chi la spara più grossa. La gente non sa più a chi sentire e, sbagliando per non sbagliare, si affida alla stampa di regime : tivvù di Stato, giornali online di proprietà dei maggiori gruppi Confindustriali, etc.

Il risultato : il terrore dilaga tra la popolazione perché pare di comprendere che un’ombra oscura munita di falce si aggiri tra noi mietendo quotidianamente vittime su vittime.

I dati del “European Centre for Disease Prevention and Control che ho pubblicato pochi giorni fa’ ( per semplificare : 4 morti “con” Covid ogni milione di abitanti in Italia negli ultimi quattordici morti ), sarebbero sufficienti per tranquillizzare la gente che riflette, che va per logica, non un gregge in fuga impaurito !

L’ISTAT sui decessi dal 2015 ad oggi in Italia : in 13 regioni, nel 2020 sono in calo

Sia pure con poche speranze di essere letto e compreso, vi porgo allora i dati dell’ISTAT, l’Istituto di Statistica nazionale.

Quest’Ente, sicuramente una fonte fidata, ha recentemente pubblicato i dati UFFICIALI dell’ “andamento dei decessi nel periodo 1 gennaio – 30 giugno per gli anni 2015-2020”, diviso per Comune.

Esaminiamo, comunque sia, i dati che ci forniscono in riferimento alle città capoluogo di regione nonché, a parte, quelli dei Comuni di Bergamo, Brescia e Cremona, ovvero di quelli più colpiti dall’epidemia di Covid-19.

CittàDecessi anno 2015Decessi anno 2016Decessi anno 2017Decessi anno 2018Decessi anno 2019Decessi anno 2020
Aosta258233242241221310
Torino5.4195.0015.4475.4545.4115.528
Genova4.3724.0084.4234.2604.2035.043
Trento550522599549549624
Udine602588666594626605
Venezia1.8361.7831.7841.7211.7831.847
Milano7.5107.1447.6897.2317.3219.332
Bologna2.6062.3412.5182.3882.4222.724
Firenze2.5532.2682.4042.1612.3572.359
Perugia988849931845926903
Roma15.08013.92215.40114.40515.19513.913
L’Aquila375381443396420332
Ancona690592583531565646
Napoli5.5474.9885.4295.1365.3695.081
Campobasso263226235270288264
Matera271286292276287288
Bari1.7481.6411.6921.6791.8361.782
Catanzaro441449442462478457
Palermo3.4923.4813.6433.4883.5923.460
Cagliari961846958905970799
Fonte : elaborazione Fronteampio.it su dati ufficiali ISTAT

Appare evidente che, relativamente al primo semestre 2020 ( sarebbe interessante attendere la variazione annua ) l’effetto Coronavirus Covid-19 si sia registrato, in maniera chiara ed evidente, solo in Lombardia con aumenti dei decessi tanto a Milano ( +21% di decessi rispetto all’anno 2017 ), che a Cremona ( +82% rispetto al 2017 ), Brescia ( +47% rispetto al 2015 ) e Bergamo ( +76% rispetto al 2015 ).

CittàDecessi anno 2015Decessi anno 2016Decessi anno 2017Decessi anno 2018Decessi anno 2019Decessi anno 2020
Bergamo7876967596847141.386
Brescia1.2021.0241.1321.1141.1601.773
Cremona432435464447450848
Fonte : elaborazione Fronteampio.it su dati ufficiali ISTAT

Altrove, negli altri capoluoghi di regione del centro-nord, le oscillazioni sono inferiori al 10% o, addirittura, negative ( Perugia, – 8,6% rispetto al 2015; Firenze, – 7,6% rispetto al 2015; Udine, -9,1% rispetto al 2017 ).

Se poi scendiamo al Sud ed alle Isole, i decessi del primo semestre 2020 non superano MAI quelli dello stesso periodo di tutti gli anni del quinquennio precedente. Solo per citare alcune situazioni più eclatanti : L’Aquila – 25% di decessi nel 2020 rispetto all’anno 2017, Cagliari -17,6 % ( rispetto al 2019), Roma -9,6% di decessi (rispetto al 2017, vedi immagine in testa all’articolo),

In riferimento ai dati catastrofici di Cremona, Bergamo, e Brescia, è interessante rilevare che la forte oscillazione è praticamente ricompresa interamente nella fascia dai 75 anni in poi.

I numeri della strage d’over 75 in Lombardia, le colpe della Lega

Infatti i decessi in questa fascia d’età aumentano di 364 unità ovvero del 210,6% a Cremona ( rispetto al 2016 ), di 598 unità ovvero del 210,3% a Bergamo ( rispetto al 2016 ), e di 657 unità ovvero dell’ 84,3% a Brescia ( rispetto al 2016 ). Anche a Milano questo dato risulta anomalo : + 38,7% ( 2.133 unità ) rispetto al 2016.

In merito a questa vera e propria strage, lo scorso maggio, un grafito contro il presidente leghista della Regione Lombardia, firmato CARC, una sigla del variegato mondo comunista che sta per “Comitati di appoggio alla Resistenza per il Comunismo”, ha destato scalpore a Milano : “Fontana assassino!”. I CARC, in comunicato, spiegarono : « A fine aprile la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo ed epidemia colposa per la gestione delle RSA in Lombardia. Il reato di epidemia colposa riconduce agli effetti di una strage ».

« Chi ha la responsabilità politica della gestione delle RSA? ». Il presidente Attilio Fontana, naturalmente spiegano i comunisti.

Le morti da Covid-19 : quattro domande a cui gli esperti non hanno risposto

In proposito, a questo punto, ci sarebbe da domandarsi :

  • Come mai nonostante il così pericoloso coronavirus a L’Aquila e Cagliari soprattutto, ma, in generale in tutto il centro sud, la mortalità scende ?
  • Perché una variazione di decessi così elevata, in sostanza, solo nelle provincie di Bergamo, Cremona e Brescia ?
  • C’è un motivo per cui la variazione si fissa quasi esclusivamente nella fascia d’età a partire dai 75 anni, quella che spesso non vive più coi familiari ma reclusa in una RSA ?
  • Come mai è sempre l’anno 2016 quello col minore di decessi nella fascia dai 75 anni ?

Qualcuno, nelle alte sfere, sanitarie, politiche, e giornalistiche si è mai fatto queste domande ? E se si, perché non ci ha condiviso le risposte ?

Possibili, ma improbabili, concause della strage in Lombardia da Covid-19

Alcune ipotesi di risposta :

L’inquinamento ? Se ne è parlato [1] [2], ma non credo proprio : colpirebbe ogni fascia d’età e non prevalentemente gli over 74.

L’inquinamento assieme ad altre patologie ? No, l’intera popolazione over 50 soffre di una qualche patologia ( ipertensione, diabete, o altro ) ed invece viene principalmente colpita dal Covid quella over 74.

Una contemporanea campagna di vaccinazione anti-influenzale o contro il pneumococcico ? Normalmente queste sono gratuitamente riservate alla popolazione over 65 appunto. In questa fascia d’età, quindi, è più elevata la “copertura” dei vaccinati. Un fattore negativo anziché positivo?

Secondo i dati del Ministero della Salute, nella stagione 2019/2020 ( somministrazione ottobre-dicembre 2019 ) la “copertura” della popolazione over 65 è stata del 54,6 % ( dal un massimo del 64,4% in Umbria ad un minimo Sardegna del 46,2%; in Lombardia 49,9% ).

L’ATS Bergamo, tuttavia, ribadisce quel che sappiamo tutti : « I vaccini antinfluenzali contengono solo virus inattivati o parti di questi, pertanto non possono essere responsabili di infezioni da virus influenzali. […] Vengono raramente segnalate anche reazioni allergiche, compreso shock anafilattico ». Gli stessi vengono spesso somministrati assieme ad un vaccino pneumococcico.

E allora, quale la causa della strage lombarda ?

Note :

[1] “Coronavirus: l’inquinamento gioca un suo ruolo?” (Focus, 16 marzo 2020)”: « Sono numerosissimi gli studi che dimostrano che chi vive in aree inquinate è più suscettibile alle infezioni respiratorie e che lo smog ne aggrava i sintomi. l’inquinamento ostacola l’attività di un particolare tipo di cellule (i macrofagi alveolari) che hanno il compito di distruggere eventuali agenti infettivi penetrati fino ai polmoni. Mettendo quindi ko una delle poche difese che il nostro corpo potrebbe dispiegare contro il nuovo agente infettivo ».

[2] “Dove l’aria è più inquinata ci sono più morti per Covid-19” (Wired, 15 setttembre 2020)” : « I ricercatori, dunque, hanno confrontato l‘indice di inquinamento atmosferico ( il National Air Toxics Assessment 2014, l’ultimo disponibile ) dell’agenzia statunitense per la protezione ambientale Epa con la mortalità procapite per Covid-19 nelle oltre 3mila contee statunitensi, mettendo in luce come in alcune aree del Paese – che ricordiamo essere il primo al mondo per numero di casi e decessi per Covid-19 – non particolarmente popolose ma indubbiamente molto inquinate (per esempio le aree rurali della valle del Mississippi, della Louisiana e della Georgia) la mortalità procapite per Covid-19 sia più alta rispetto a quella delle aree urbane ».


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