Oramai sull’epidemia di Sars-Cov-2 è una guerra a chi la spara più grossa. La gente non sa più a chi sentire e, sbagliando per non sbagliare, si affida alla stampa di regime : tivvù di Stato, giornali online di proprietà dei maggiori gruppi Confindustriali, etc.
Il risultato : il terrore dilaga tra la popolazione perché pare di comprendere che un’ombra oscura munita di falce si aggiri tra noi mietendo quotidianamente vittime su vittime.
I dati del “European Centre for Disease Prevention and Control” che ho pubblicato pochi giorni fa’ ( per semplificare : 4 morti “con” Covid ogni milione di abitanti in Italia negli ultimi quattordici morti ), sarebbero sufficienti per tranquillizzare la gente che riflette, che va per logica, non un gregge in fuga impaurito !
L’ISTAT sui decessi dal 2015 ad oggi in Italia : in 13 regioni, nel 2020 sono in calo
Sia pure con poche speranze di essere letto e compreso, vi porgo allora i dati dell’ISTAT, l’Istituto di Statistica nazionale.
Esaminiamo, comunque sia, i dati che ci forniscono in riferimento alle città capoluogo di regione nonché, a parte, quelli dei Comuni di Bergamo, Brescia e Cremona, ovvero di quelli più colpiti dall’epidemia di Covid-19.
Città
Decessi anno 2015
Decessi anno 2016
Decessi anno 2017
Decessi anno 2018
Decessi anno 2019
Decessi anno 2020
Aosta
258
233
242
241
221
310
Torino
5.419
5.001
5.447
5.454
5.411
5.528
Genova
4.372
4.008
4.423
4.260
4.203
5.043
Trento
550
522
599
549
549
624
Udine
602
588
666
594
626
605
Venezia
1.836
1.783
1.784
1.721
1.783
1.847
Milano
7.510
7.144
7.689
7.231
7.321
9.332
Bologna
2.606
2.341
2.518
2.388
2.422
2.724
Firenze
2.553
2.268
2.404
2.161
2.357
2.359
Perugia
988
849
931
845
926
903
Roma
15.080
13.922
15.401
14.405
15.195
13.913
L’Aquila
375
381
443
396
420
332
Ancona
690
592
583
531
565
646
Napoli
5.547
4.988
5.429
5.136
5.369
5.081
Campobasso
263
226
235
270
288
264
Matera
271
286
292
276
287
288
Bari
1.748
1.641
1.692
1.679
1.836
1.782
Catanzaro
441
449
442
462
478
457
Palermo
3.492
3.481
3.643
3.488
3.592
3.460
Cagliari
961
846
958
905
970
799
Fonte : elaborazione Fronteampio.it su dati ufficiali ISTAT
Appare evidente che, relativamente al primo semestre 2020 ( sarebbe interessante attendere la variazione annua ) l’effetto Coronavirus Covid-19 si sia registrato, in maniera chiara ed evidente, solo in Lombardia con aumenti dei decessi tanto a Milano ( +21% di decessi rispetto all’anno 2017 ), che a Cremona ( +82% rispetto al 2017 ), Brescia ( +47% rispetto al 2015 ) e Bergamo ( +76% rispetto al 2015 ).
Città
Decessi anno 2015
Decessi anno 2016
Decessi anno 2017
Decessi anno 2018
Decessi anno 2019
Decessi anno 2020
Bergamo
787
696
759
684
714
1.386
Brescia
1.202
1.024
1.132
1.114
1.160
1.773
Cremona
432
435
464
447
450
848
Fonte : elaborazione Fronteampio.it su dati ufficiali ISTAT
Altrove, negli altri capoluoghi di regione del centro-nord, le oscillazioni sono inferiori al 10% o, addirittura, negative ( Perugia, – 8,6% rispetto al 2015; Firenze, – 7,6% rispetto al 2015; Udine, -9,1% rispetto al 2017 ).
Se poi scendiamo al Sud ed alle Isole, i decessi del primo semestre 2020 non superano MAI quelli dello stesso periodo di tutti gli anni del quinquennio precedente. Solo per citare alcune situazioni più eclatanti : L’Aquila – 25% di decessi nel 2020 rispetto all’anno 2017, Cagliari -17,6 % ( rispetto al 2019), Roma -9,6% di decessi (rispetto al 2017, vedi immagine in testa all’articolo),
In riferimento ai dati catastrofici di Cremona, Bergamo, e Brescia, è interessante rilevare che la forte oscillazione è praticamente ricompresa interamente nella fascia dai 75 anni in poi.
I numeri della strage d’over 75 in Lombardia, le colpe della Lega
Infatti i decessi in questa fascia d’età aumentano di 364 unità ovvero del 210,6% a Cremona ( rispetto al 2016 ), di 598 unità ovvero del 210,3% a Bergamo ( rispetto al 2016 ), e di 657 unità ovvero dell’ 84,3% a Brescia ( rispetto al 2016 ). Anche a Milano questo dato risulta anomalo : + 38,7% ( 2.133 unità ) rispetto al 2016.
In merito a questa vera e propria strage, lo scorso maggio, un
grafito contro il presidente leghista della Regione Lombardia, firmato CARC, una sigla del variegato mondo comunista che sta per “Comitati di appoggio alla Resistenza per il Comunismo”, ha destato scalpore a Milano : “Fontana assassino!”. I CARC, in comunicato, spiegarono : « A fine aprile la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo ed epidemia colposa per la gestione delle RSA in Lombardia. Il reato di epidemia colposa riconduce agli effetti di una strage ».
« Chi ha la responsabilità politica della gestione delle RSA? ». Il presidente Attilio Fontana, naturalmente spiegano i comunisti.
Le morti da Covid-19 : quattro domande a cui gli esperti non hanno risposto
In proposito, a questo punto, ci sarebbe da domandarsi :
Come mai nonostante il così pericoloso coronavirus a L’Aquila e Cagliari soprattutto, ma, in generale in tutto il centro sud, la mortalità scende ?
Perché una variazione di decessi così elevata, in sostanza, solo nelle provincie di Bergamo, Cremona e Brescia ?
C’è un motivo per cui la variazione si fissa quasi esclusivamente nella fascia d’età a partire dai 75 anni, quella che spesso non vive più coi familiari ma reclusa in una RSA ?
Come mai è sempre l’anno 2016 quello col minore di decessi nella fascia dai 75 anni ?
Qualcuno, nelle alte sfere, sanitarie, politiche, e giornalistiche si è mai fatto queste domande ? E se si, perché non ci ha condiviso le risposte ?
Possibili, ma improbabili, concause della strage in Lombardia da Covid-19
Alcune ipotesi di risposta :
L’inquinamento ? Se ne è parlato [1] [2], ma non credo proprio : colpirebbe ogni fascia d’età e non prevalentemente gli over 74.
L’inquinamento assieme ad altre patologie ? No, l’intera popolazione over 50 soffre di una qualche patologia ( ipertensione, diabete, o altro ) ed invece viene principalmente colpita dal Covid quella over 74.
Una contemporanea campagna di vaccinazione anti-influenzale o contro il pneumococcico ? Normalmente
queste sono gratuitamente riservate alla popolazione over 65 appunto.
In questa fascia d’età, quindi, è più elevata la “copertura” dei vaccinati. Un fattore negativo anziché positivo?
Secondo i dati del Ministero della Salute, nella stagione 2019/2020 ( somministrazione ottobre-dicembre 2019 ) la “copertura” della popolazione over 65 è stata del 54,6 % ( dal un massimo del 64,4% in Umbria ad un minimo Sardegna del 46,2%; in Lombardia 49,9% ).
L’ATS Bergamo, tuttavia, ribadisce quel che sappiamo tutti : « I
vaccini antinfluenzali contengono solo virus inattivati o parti di
questi, pertanto non possono essere responsabili di infezioni da virus
influenzali. […] Vengono raramente segnalate anche reazioni allergiche, compreso shock anafilattico ». Gli stessi vengono spesso somministrati assieme ad un vaccino pneumococcico.
E allora, quale la causa della strage lombarda ?
–
Note :
[1] “Coronavirus: l’inquinamento gioca un suo ruolo?” (Focus, 16 marzo 2020)”: « Sono numerosissimi gli studi che dimostrano chechi vive in aree inquinate è più suscettibile alle infezioni respiratorie e che lo smog ne aggrava i sintomi. l’inquinamento
ostacola l’attività di un particolare tipo di cellule (i macrofagi
alveolari) che hanno il compito di distruggere eventuali agenti
infettivi penetrati fino ai polmoni. Mettendo quindi ko una delle poche
difese che il nostro corpo potrebbe dispiegare contro il nuovo agente
infettivo ».
[2]“Dove l’aria è più inquinata ci sono più morti per Covid-19” (Wired, 15 setttembre 2020)” : « I
ricercatori, dunque, hanno confrontato l‘indice di inquinamento
atmosferico ( il National Air Toxics Assessment 2014, l’ultimo
disponibile ) dell’agenzia statunitense per la protezione ambientale Epa
con la mortalità procapite per Covid-19 nelle oltre 3mila contee
statunitensi, mettendo in luce come in alcune aree del
Paese – che ricordiamo essere il primo al mondo per numero di casi e
decessi per Covid-19 – non particolarmente popolose ma indubbiamente
molto inquinate (per esempio le aree rurali della valle del
Mississippi, della Louisiana e della Georgia) la mortalità procapite
per Covid-19 sia più alta rispetto a quella delle aree urbane ».
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